Pole Verstappen, il settimo sigillo. Raggiunti i miti Senna e Prost. Il fuoco della Rossa si è spento. E Imola sorride alla McLaren

Max ancora da record, eguagliata la striscia in qualifica di Ayrton e Alain. "Ma niente paragoni". La Ferrari non replica l’exploit delle libere. Piastri secondo, ma viene penalizzato di 3 posizioni. .

di LEO TURRINI -
19 maggio 2024
Raggiunti i miti Senna e Prost. Il fuoco della Rossa si è spento. E Imola sorride alla McLaren

Raggiunti i miti Senna e Prost. Il fuoco della Rossa si è spento. E Imola sorride alla McLaren

Non quello che ci si aspettava. Non quello che sognavamo e speravamo noi ferraristi. In breve: la presenza di Carletto e Sainz sulla seconda fila della griglia di partenza a Imola è una mezza delusione.

È sempre molto difficile trovare un punto di equilibrio tra emozioni presunte e realtà incontestabile. Per mestiere e per età ci sono passato persino troppe volte: quindi i miei quattro lettori condivideranno il rimpianto per ciò che poteva essere e non è stato.

La Ferrari di Imola, con tutti i suoi aggiornamenti, almeno sul giro secco va più piano della Red Bull e della McLaren. Possiamo inventarci un elenco di spiegazioni, possiamo sgranare il rosario delle giustificazioni. Anche se poi Piastri viene penalizzzato di tre posizioni sulla griglia (parte 5°) per aver ostacolato la Haas di Kevin Magnussen. Seconda fila tutta rossa quindi.

Ma alla fine della fiera lì torniamo: la Ferrari sulla pista di Enzo e Dino Ferrari non è stata alla altezza delle premesse e delle promesse.

Punto e basta.

Il record. Naturalmente e malinconicamente, il più veloce è stato Max Verstappen. Niente di nuovo sotto il sole: 7 pole su 7 Gp per l’olandese nel 2024, 8 se consideriamo anche l’ultima gara della passata stagione. Eguagliati in un colpo solo i record di Ayrton Senna e Alain Prost. Così, tanto per gradire.

Differenza. A quanti talvolta si ostinano ad attribuire esclusivamente alla tecnologia Red Bull le imprese di Super Max, beh, garbatamente mi permetto di far notare che l’altro pilota Bibitaro, il messicano Perez, manco è entrato nella Top Ten.

"Sono contento di essere accostato a Senna, nel trentesimo anniversario della sua scomparsa - ha spiegato Verstappen - Sono nato dopo la sua morte, ma ho sentito parlare di lui. Era un altro mondo, se davvero qualcuno pensa che io possa somigliargli sono felice, però niente paragoni…".

La Rossa. Dopo di che, l’innegabile verità è che la SF24 non aveva il passo della Red Bull superstite e della McLaren. Lo scrivo per sollevarmi il morale (ma non ci credo): può essere che gli ingegneri del Cavallino abbiano privilegiato soluzioni di assetto buone per la gara.

Però questa, più che una sensazione, è un omaggio alla passione: che non muore mai, ci mancherebbe. Ma fatico ad immaginare che oggi Leclerc e Sainz possano mettere in difficoltà Verstappen. Per non dire di Norris…

La sorpresa. È invece stata una emozione da Romagna mia trovare in Top Ten addirittura due ex Minardi, con Tsunoda e Ricciardo tra i Vip del Gran Premio. Un anno fa, la sede della scuderia a Faenza era letteralmente sott’acqua.

È una bella storia, e un grande esempio di resilienza e resistenza.

La gara. Il Gp dell’Emilia Romagna e del Made in Italy scatta oggi alle 15 (diretta Sky). La speranza è eterna, eppure i ferraristi lo sanno: chi vive sperando…

Buona domenica (a Leclerc e a Sainz).

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