Robe da Circus, Albon ’elimina’ Sargeant

Melbourne, il thailandese sbatte con la Williams: non c’è una terza vettura e il team tiene fermo l’altro pilota. Domani il Gp alle 5

di LEO TURRINI
23 marzo 2024

Robe da Circus, Albon ’elimina’ Sargeant

Siamo alle solite. O quasi. Ancora una volta, infatti, la Ferrari spera che il weekend finisca come è cominciato. Nelle prove libere australiane, la Rossa aveva dettato il ritmo, con Leclerc in prima posizione e il redivivo Sainz al terzo posto, alle spalle dell’immancabile Verstappen. Ma all’alba italiana è stata assegnata là pole di Melbourne, sicché soltanto domani mattina conosceremo la verità.

Il Gran Premio scatta alle 5 ora italiana. Diretta Sky.

Il piano. Al netto degli esiti da ordine d’arrivo, Fred Vasseur, il capo del reparto corse, ha ribadito la linea: "Noi abbiamo come obiettivo un progresso costante, continuo. Non ci illudiamo, conosciamo la forza di Red Bull. Ma vogliamo migliorare sempre".

Del resto con una stagione lunga addirittura 24 Gran Premi questo è l’unico approccio razionale: la Ferrari non può permettersi di aspettare il 2025 (o il 2026…) pur conoscendo la forza dell’Impero Bibitaro.

Il caso. Ma, in generale, questa F1 dominata dal dittatore Verstappen trova sempre modo di far parlare non per l’equilibrio in pista (fin qui assente), bensì per vicende che mescolano gossip e polemiche, ipotesi e suggestioni, giustizia e ingiustizia.

A Melbourne ne abbiamo vista un’altra. Durante le prove libere, l’asiatico Albon è andato rovinosamente a sbattere con la sua Williams. Illeso lui, per fortuna. Ma auto distrutta. E non riparabile in tempo per qualifiche e Gran Premio.

Qui è cascato l’asino. Si è infatti scoperto che la Williams, l’anti Ferrari degli anni Ottanta e Novanta, il team che fu di Prost e di Mansell, di Jones e di Senna, di Villeneuve junior e di Ralf Schumacher, insomma, si è scoperto che la Williams è in bolletta e non ha portato in Australia la vettura di riserva.

Non solo. Andando contro tutti i principi dello sport, i vertici della scuderia britannica hanno deciso che Albon, il driver finito fuori pista anche per sua colpa, utilizzerà l’unica monoposto ancora integra. Cioè quella del compagno di squadra, l’americano Sargeant. Che, del tutto innocente, è stato trasformato di botto in turista.

Motivo: Albon è più veloce del collega statunitense. E su questo, niente da obiettare. Ma è giusto? La Williams si è giustificata dichiarando che anche un solo punto conquistato per la classifica del trofeo Costruttori può fare la differenza. Ma qui torna in mente un noto ingegnere, Totò.

Scusate: siamo uomini o caporali?

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