Sainz, padre e figlio a Fiorano per l’ultimo saluto in pista alla Ferrari. Video

Il saluto commosso di Carlitos che, assieme a papà, prova la F1 75, vettura del 2022

di Redazione Sport
17 dicembre 2024
Sainz, padre e figlio a Fiorano per l’ultimo saluto in pista alla Ferrari. Video

Fiorano, 17 dicembre 2024 – “Oggi avete fatto di un nonno un uomo felice”. Ha vinto praticamente tutto nel rally, si è appena portato a casa una Dakar: ma pure Carlos Sainz (senior) si commuove provando una Ferrari da Formula 1. Un saluto, quasi fra parenti, quello andato in scena al circuito di Fiorano, con i Sainz (sia padre che figlio) alla guida della F1-75, la monoposto che nel 2022 ha regalato a Carlitos la prima vittoria nel grande Circus.

Sainz padre e figlio al circuito di Fiorano: l'ultima volta in pista con una Ferrari
Sainz padre e figlio al circuito di Fiorano: l'ultima volta in pista con una Ferrari

Grande presenza dai box, mentre il figlio del pilota di rally guidava il padre fra le curve del circuito per i test di Fiorano, dispensando consigli a papà, che in realtà già sfrecciava a tutta birra sui rettilinei. 

Il campione di rally e rally raid aveva già girato al volante di una vettura della categoria ma era stato quasi venti anni fa. Senior, nonostante un testacoda, ha impiegato relativamente poco a prendere il ritmo completando diversi giri con tempi costanti. A metà mattina, sull'altra monoposto, anche il figlio si è calato in abitacolo.

Bellissimo momento poi quando si sono ritrovati entrambi in pista, inseguendosi a vicenda. Poi il discorso finale di entrambi. “Avete fatto felice un nonno di 62 anni”, dice Carlos Senior, con l’ormai ex della Rossa (in Williams, al momento, per la prossima stagione) a fargli da eco: “Quando un nonno prova una Ferrari si emoziona”. 

Per finire Carlos Sainz, figlio, è passato da una monoposto modernissima a una straordinaria vettura d'epoca che è stata portata in pista dal dipartimento Classiche di Ferrari: una 735 LM che corse la Mille Miglia guidata da Piero Taruffi e la 24 Ore di Le Mans affidata ad Harry Schell e Maurice Trintignant. L'anno di costruzione non poteva che essere il 1955, in perfetta sintonia con il numero di gara del pilota spagnolo.

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