Verstappen e Red Bull, la voce del padrone. Ferrari anonima: "Non potevamo fare di più"
Max è tornato, tris mondiale alla portata già alla prossima Sprint. Newey sfila su una Rossa nella terra del Cavallino. Leclerc quarto
Verstappen come Messi. Diventerà campione del mondo in Qatar, fra meno di due settimane. Forse già nella Sprint Race del sabato. Ecco come.
Ipotesi. Max vince il terzo mondiale nel sabato in mezzo al deserto se guadagna 3 punti su Perez: ne ha 177 di vantaggio e ce ne sono 180 in palio.
Altre combinazioni per la Race di 100 chilometri: Verstappen vince con Perez 4° o peggio; oppure fa 2° con Perez 5° o peggio; 3° con Perez 6° o peggio; 4° con Perez 7° o peggio; 5° con Perez 8° o peggio; 6° e Perez fuori dai punti.
Insomma, quasi una formalità.
"Mai così". Intanto ieri a Suzuka, nella patria del motorista Honda, la Red Bull ha conquistato il sesto titolo a squadre, il secondo consecutivo.
"Non siamo mai stati così belli e così forti – detto Chris Horner, il gran capo dei Bibitari –. Di vincere non ci si stanca mai".
A chi gli faceva notare che in pratica (anzi, in matematica) lui ha vinto il trofeo per la squadra da solo, Verstappen ha risposto così: "Il merito è di tutti, sono felice di appartenere a questa famiglia. Poi di sicuro io non avrei potuto giocare in un club di calcio, impulsivo come sono avrei fatto collezione di cartellini rossi…".
Newey a Sassuolo. Ma un episodio curioso serve a chiarire quanto superiori alla concorrenza i Bibitari si sentano. Dopo la vittoria di Sainz a Singapore, il geniale Adrian Newey, progettista Red Bull, ha fatto la valigia. Non per Suzuka. Per…Sassuolo, dove sabato ha partecipato ad un raduno di auto storiche, guidando una strepitosa Ferrari 250 California!
Fosse stato preoccupato, se ne sarebbe andato in Giappone…
E la Rossa? Chi vince festeggia, chi perde spiega. In Estremo Oriente il Cavallino ha smesso di nitrire. Quarto Leclerc, sesto Sainz. Poca roba.
"Non possiamo essere contenti – ha detto Frederic Vasseur a fine gara –, ma d’altro canto ci stiamo avvicinando alla Mercedes ed era difficile fare meglio. Abbiamo scelto la strategia corretta e tutto è andato piuttosto bene: il degrado è stato tenuto sotto controllo e ci sono stati dei punti positivi".
In generale l’attenzione del manager francese, a sei GP dal termine del campionato, è tutta sul testa a testa con la scuderia dell’amico-rivale Toto Wolff. "L’obiettivo ora è scavalcare la Mercedes nel campionato Costruttori".
I piloti. Leclerc non fa drammi: "È stata una buona gara e, anche se non posso dirmi troppo felice per un quarto posto, credo che abbiamo portato a casa il massimo dal momento che le McLaren erano molto forti e noi non avevamo un passo sufficiente per lottare ad armi pari con loro. La battaglia con George (Russell) è stata divertente, lui è stato bravo a gestire le proprie gomme e superarlo non è stato facile, poi sono arrivato in curva 1 e ho approfittato di un varco all’esterno riuscendo a completare la manovra. Questo weekend abbiamo imparato ancora di più su come si comporta la nostra vettura e sono sicuro che queste informazioni ci torneranno utili in futuro".
Infine Sainz. "Sono partito benissimo e sono stato subito veloce. Nel corso dei primi due stint ho gestito bene le gomme pur tenendo un buon passo, ma siamo stati superati da Lewis (Hamilton) alla seconda sosta e questo ha compromesso la mia gara. Ho provato ad allungare il mio stint per avere gomme migliori alla fine e ho spinto al massimo per ricucire il divario con la Mercedes. Purtroppo la gara è stata un paio di giri troppo breve per me e così mi sono dovuto accontentare del sesto posto".
Amen.
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