Marini: "Ho iniziato per gioco. Non inseguivo il mito di Vale"

Il pilota Luca Marini racconta come la passione per le moto lo abbia portato a seguire le orme del fratello Valentino Rossi, condividendo riflessioni sulla nuova gara sprint della MotoGP.

24 luglio 2024
Marini: "Ho iniziato per gioco. Non inseguivo il mito di Vale"

Il pilota Luca Marini racconta come la passione per le moto lo abbia portato a seguire le orme del fratello Valentino Rossi, condividendo riflessioni sulla nuova gara sprint della MotoGP.

Una carriera costruita sul filo della passione, e nella scia del fratello campionissimo.

"Quando ero piccolo il mito di mio fratello Valentino non era ancora così grande. Io ho cominciato nelle moto perché mi divertivo e il tutto è iniziato per gioco". Pilota della Honda, classe 1997, Luca Marini (nella foto) a Tavullia ha sempre respirato l’aria dei motori. Cresciuto in sella, ospite del Giffoni Film Festival ripercorre la sua infanzia, quando Valentino era per lui solo un fratello più grande. "Non avevo come obiettivo quello di diventare un pilota di moto, ma intorno ai 14 anni ho cominciato a far diventare questo gioco la mia vita, cercando di riuscire a farne un lavoro. Anche se in realtà non è un lavoro, perché quando fai di un gioco un lavoro, allora non è tale".

Non poteva mancare infine un pensiero su una delle ultime novità del mondo della MotoGp, la gara sprint: "Un’ottima idea – dice Marini –. E’ un format più moderno che può funzionare, anche se così perde un po’ il valore la gara della domenica. All’inizio eravamo tutti contro, e ancora adesso non sono ancora sicuro se a me piaccia totalmente, perché così si perde anche la tensione della gara della domenica che a me piaceva molto. Così invece arrivi con una sensazione diversa".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su