’Martinator’ scatenato. Pole e show in Sprint Race. Bagnaia più 18: Gp in salita
Martin taglia le distanze con Bagnaia e si riporta a -18, con la speranza di vincere la gara di oggi per annullare lo svantaggio. Marini e Espargaro si contendono la vittoria, mentre Marquez e Bezzecchi seguono. Bagnaia accusa problemi con la frizione. Martin è euforico e punta a riguadagnare punti.
Martin taglia le distanze, stravince la Sprint e si riporta a -18 (era a -27) da Bagnaia. Questo il report con cui si è chiuso il sabato del Gp di Thailandia, in attesa della gara che andrà in scena questa mattina (le ore 9 in Italia, diretta su SkyMotoGp, in streaming su Now e in chiaro su Tv8). Gara che il pilota della Pramac punta a vincere per ridurre al minimo – se non annullare del tutto – lo svantaggio da Bagnaia, che ieri, per i mille problemi accusati nella prima parte della Sprint non è riuscito a salire oltre la settima posizione.
Martin punta insomma allo strike, vista anche la conquista della pole, davanti a un Marini (Mooney-Vr46) che sembra avere il passo gara da possibile vincitore e – terzo posto in prima fila – ad Aleix Espargaro, bravo a spingere al limite la sua Aprilia.
Ma torniamo alla Sprint. Dietro al razzo di Martinator, bella la battaglia fra Binder (che l’ha vinta) e Marini, mentre Marc Marquez ha quasi resuscitato la sua Honda, prendendosi la quarta piazza e liquidando Espargaro e Bezzecchi.
Alle loro spalle, appunto un Bagnaia che ha raccontato così la (mezza) battuta d’arresto. "La partenza – spiega Pecco – è stata buonissima, il problema è che la frizione ha staccato più tardi rispetto al punto normale e quindi ho perso reattività. Sono rimasto imbottigliato e quando ti arrivano addosso dall’esterno è difficile chiudere la traiettoria. Il problema della frizione? È in carbonio e il punto di stacco cambia molto al variare della temperatura. E qui la temperatura è torrida...". Il caldo, insomma, come causa del problema tecnico. Il team è già corso ai ripari in attesa della gara di oggi.
Euforico Martin. Il pilota della Ducati Pramac si è confermato in Thailandia il re della Sprint. "Ma soprattutto – dice lo spagnolo – ero obbligato a ripartire, a riguadagnare punti nella direzione di Pecco. Era importante per non perdere altro terreno dopo quello che mi è capitato negli ultimi Gp".
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