Moto gp, l’ex Ducati Sterlacchini passa in Honda

Fabiano Sterlacchini, uscito nel 2021 da Ducati, passa a Honda dopo un biennio in KTM: all’ala dorata serve velocità in curva

di MANUEL MINGUZZI -
14 agosto 2024
Luca Marini

Luca Marini

Bologna, 14 agosto 2024 – Honda va a caccia di miglioramenti e per farlo si prende un ex tecnico Ducati. Fabiano Sterlacchini è vicino a firmare il suo nuovo contratto con l’ala dorata dopo un biennio passato in KTM. Gli austriaci lo avevano prelevato nel 2021, Sterlacchini era stato perno di Borgo Panigale, ma dopo due anni KTM non è riuscita a trovare un accordo per prolungare il contratto. La sua nuova avventura sarà in Honda, a caccia di una competitività andata perduta da qualche anno e a maggior ragione con l’uscita di Marc Marquez. Il Giappone va ad inseguire la linea europea, oggi dominante in Moto gp con Ducati, Aprilia e KTM. E’ un innesto importante quello per Honda, perché dimostra la volontà dell’ala dorata di tornare ai vertici con investimenti e idee. “Non siamo riusciti a metterci d’accordo su alcuni aspetti – le parole di Beirer sulla separazione da Sterlacchini, così sul tecnico ex Ducati si è fiondata Honda, come riporta Motorsport.com.  

Sterlacchini partirà a novembre con Honda

Non sarà un innesto immediato per Honda che sta lavorando già sulla stagione 2025, infatti Sterlacchini sbarcherà in Giappone da novembre, con una vista sul prossimo campionato dove l’ala dorata vuole tornare a competere per i podi. Una mezza rivoluzione in Honda perché in questo nuovo progetto è sbarcato anche Ken Kawauchi, ex Suzuki, ma per ora i risultati non si sono visti. A Honda manca velocità in curva e i piloti sono costretti anche a frenare prima degli altri, con la moto che fatica a girare con facilità. E in generale manca prestazione nei primi giri di gara. In termini di motore e grip, invece, Honda sembra andare abbastanza bene. Insomma, Sterlacchini dovrà trovare il modo di generare velocità nelle aree deboli. Ne ha parlato recentemente Luca Marini: “Nel confronto con le altre moto perdiamo molto in curva, la Ducati ufficiale ha più velocità e tutte hanno un inserimento in curva incredibile – l’analisi di Marini – Dobbiamo frenare prima dei nostri avversari e schiacciamo il freno più a lungo per poter posizionare la moto a centro curva”. E non è un problema risolvibile cambiando lo stile di guida: “Il nostro problema principale è in curva, dobbiamo trovare qualcosa di nuovo sulla moto perché non basta cambiare stile di guida”. Un altro grosso handicap risiede nei primi giri di gara dove Honda non trova ritmo, mentre sembra andare meglio negli ultimi giri: “Perdiamo tanto a inizio gara, dopo scendiamo a circa mezzo secondo di ritardo al giro dal gruppo di mezzo. Il problema è che nei primi giri siamo già indietro di diversi secondi. Dobbiamo capire come utilizzare meglio lo pneumatico”. Nessun grave deficit in termini di motore. Lì Honda sembra aver trovato una buona strada: “Non è un difetto troppo rilevante, il motore va bene anche se ci serve un po’ più di coppia e velocità”.

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