Moto gp, problemi per l’ingresso di BMW? Ezpeleta: “Lavoreremo con 11 team”

I tedeschi pronti a entrare in Moto gp, ma il direttore sportivo Ezpeleta conferma undici team: ingresso possibile solo in collaborazione con una squadra esistente

di MANUEL MINGUZZI -
13 agosto 2024
Toprak Razgatlioglu, leader del mondiale Superbike con BMW

Toprak Razgatlioglu, leader del mondiale Superbike con BMW

Bologna, 13 agosto 2024 – Problemi per l’ingresso di BMW in Moto gp a partire dal 2027? Se da un lato i tedeschi avrebbero comprato i dati in possesso di Suzuki per circa 18 milioni di euro, dall’altro la Dorna non avrebbe intenzione di aumentare l’attuale struttura composta da undici team e ventidue piloti. Il cambio regolamentare che avverrà tra tre stagioni stuzzica la casa tedesca, che potrebbe entrare senza un clamoroso ritardo tecnologico, ma per farlo avrà probabilmente bisogno di sfruttare la struttura di un team già esistente. Meno alette, meno impatto aerodinamico, motori meno potenti, da 1000cc a 850cc, carburanti più ecologici: sarà una Moto gp totalmente nuova, forse con BMW dentro. Ma l’entrata in scena non è affatto scontata come potrebbe sembrare.  

Ezpeleta: “La nostra visione è con undici team”

Dopo l’uscita di Suzuki la Moto gp ha deciso di continuare con undici squadre in griglia e ventidue piloti. Cinque case costruttrici ufficiali con relativi team satellite e con la sola Ducati in possesso di una terza squadra. Il conteggio è stato riequilibrato dal 2025 quando anche Yamaha tornerà ad avere 4 moto in griglia con il passaggio di Pramac. Questo assetto non dovrebbe essere ulteriormente toccato, quantomeno come numero di moto in gara. Dorna vuole rimanere con ventidue piloti e questo può diventare un problema per Bmw che non potrebbe aggiungere un nuovo team ma affiliarsi a uno già esistente. “Ci interessa la qualità delle undici squadre in griglia – le parole di Carlos Ezpeleta, direttore sportivo di Moto gp – Dopo l’uscita di Suzuki ci sono le migliori condizioni con questa struttura e abbiamo ancora potenziale inesplorato. I 22 piloti in griglia rappresentano 22 storie incredibili”. E allora come può entrare BMW in una struttura collaudata e che Dorna non vuole ritoccare? L’unica possibilità è collaborare con una squadra già presente in Moto gp. Considerando che quattro marchi, Yamaha, Aprilia, KTM e Honda, hanno quattro moto, quindi difficilmente qualcuna di queste vorrà tornare a due, resta Ducati con tre team in gara, uno ufficiale e due satellite. Persa Pramac, andata in Yamaha, nel 2027 c’è il rischio che Borgo Panigale possa perdere una seconda squadra per fare spazio all’ingresso di BMW. Altre soluzioni non se ne vedono all’orizzonte: “Non vogliamo impedire l’ingresso di un nuovo costruttore – ancora Ezpeleta – Non è una questione di avere cinque o sei costruttori, ma un nuovo marchio in Moto gp dovrebbe lavorare con una delle undici squadre già presenti”. In sintesi, no 24 piloti e 12 squadre, di conseguenza BMW dovrebbe già da ora mettersi alla ricerca di una collaborazione con un team già esistente. Può essere Gresini il nome buono. In termini di piloti, invece, BMW vorrebbe entrare con Toprak Razgatliglu, vicino a vincere il suo secondo titolo Superbike, ma il turco è già corteggiato dalla Moto gp e non è detto aspetterà fino al 2027. Insomma, per i tedeschi, oltre che a livello tecnologico, c’è molto da fare a livello diplomatico per trovare il modo di inserirsi in top class. Non facile.

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