Carica Jacobs: “Sono pronto: per il podio servirà meno di 9.85, vincerà chi sbaglierà meno”

Il campione in carica dei 100 è a caccia di uno storico bis. “Sto bene, Thompson da temere più di Lyles”

31 luglio 2024

Parigi, 31 luglio –  ''Arrivo da campione olimpico e questo sicuramente mi dà autostima. Come l'ho fatto una volta, posso farlo una seconda volta. C'è pressione, tutti si aspettano tanto da me, io in primis, ma ho cercato di trasformare la pressione in energia, in spinta per correre più forte".

Marcell Jacobs, 29 anni, a Casa Italia a Parigi
Marcell Jacobs, 29 anni, a Casa Italia a Parigi

Marcell Jacobs è il campione in carica dei 100 metri dopo il trionfo a Tokyo, ma dal suo sorriso si capisce che il brivido di cercare un’altra impresa leggendaria è positivo, non certo un peso. L’appuntamento con la finale è domenica 4 agosto, appena dietro l'angolo. A Casa Italia, Marcell fa il punto prima di tuffarsi nel vortice dei Giochi. ''Conterà più il tempo o l'intensità? – dice -. Nei 100 metri non ci si risparmia mai, forse in batteria puoi risparmiare qualcosa ma poi ci sarà da spingere, molto dipenderà da come sono composte le semifinali.  Lyles – prosegue lo sprinter di Desenzano del Garda – non lo vedo in pole, non è quello che ha corso più forte, mi spaventa di più il giamaicano Thompson. Noah arriva però con la mentalità da campione, inoltre è campione del mondo nei 100, 200 e staffetta ma non vuol dire che sia imbattibile. Quando hai tanta pressione sulle spalle diventa tutto più difficile. Per il podio penso servirà stare sotto i 9.85: l'obiettivo non è il tempo, ma correre forte e andare in finale”. Jacobs, per preparare l’appuntamento più importante, ha cambiato vita andando a prepararsi in Florida con il tecnico Rana Reider.  “Toccando ferro, per adesso sono in salute – dice l’azzurro, che in stagione è sceso fino a 9.92 a Turku – ho fatto un anno in cui mi sono riuscito ad allenare come volevo, in cui la preparazione ha proseguito, non ci sono mai state interruzioni, non ci sono mai stati problemi che mi hanno portato a stare fermo diverso tempo, quindi perdere tempo. Abbiamo lavorato molto bene, ammetto che quando comunque cambi allenatore, cambi metodo di lavoro all'inizio ci vuole un po' per riuscire a mettere insieme tutti i pezzi. Gara dopo gara - ha aggiunto - siamo riusciti a trovare un buon feeling. Ho tanta voglia di scendere in pista di divertirmi, so che sarà tosto. Per l’oro è una questione di dettagli, vince chi sbaglia meno”.

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