Marcia olimpica, la rabbia di Ugolini: “Un’ingiustizia non convocare Cosi”

Il tecnico del giovane fiorentino attacca: "Ha il secondo miglior tempo stagionale, ha fatto meglio di Orsoni"

di ROBERTO DAVIDE PAPINI -
2 agosto 2024
Il marciatore fiorentino Andrea Cosi con la tuta dei Carabinieri

Il marciatore fiorentino Andrea Cosi con la tuta dei Carabinieri

Firenze, 2 agosto 2024 – “Sono estremamente deluso per come è stato svalutato il risultato di Andrea Cosi".

La giornata nera della marcia italiana alle Olimpiadi (da salvare solo il quarto posto di Stano) aumenta la rabbia di Marco Ugolini, allenatore del 23enne fiorentino Cosi escluso dai Giochi nella 20 chilometri di marcia sebbene il suo 1h19’43“sia la seconda miglior prestazione italiana stagionale e la settima migliore di tutti tempi. Al suo posto il responsabile azzurro della marcia, Alessandro Gandellini, ha scelto Riccardo Orsoni il cui miglior tempo stagionale è di 1h20’11“ e, che ieri a Parigi, è arrivato 41esimo con 1h25’08“.

A complicare la stagione di Cosi (cresciuto nell’Atletica Firenze Marathon, ora in forza ai Carabinieri) c’è stato un infortunio: è stato travolto da un motorino guidato da un ubriaco e si è rotto un polso e questo l’ha costretto a saltare gli Europei di Roma che erano una settimana dopo. "Gli allenamenti sono ripartiti dopo pochi giorni per preparare le Olimpiadi e lo stato di forma di Andrea è tornato e si è mantenuto ai livelli della sua miglior prestazione".

Chiara Polirpo , massofisioterapista dello staff che segue Cosi ribadisce: "Il pieno recupero dopo l’infortunio è avvenuto dopo nove giorni". Anche Giacomo Poggi (ex allievo di Ugolini) sottolinea che "come medico posso dire che la frattura del polso ha rallentato la preparazione solo per due settimane, ma l’apparato locomotore e l’assetto di marcia sono rimasti integri"

Agli Europei Orsoni ha fatto 1h21’08“, ottenendo il sesto posto. Al momento delle scelte, Cosi è stato indicato come riserva. "Fare degli Europei l’ultima sfida per un posto alle Olimpiadi è stato un grave errore - aggiunge Poggi - in 50 giorni non fai un altro picco di forma".

"Avendo lavorato su qualità e ritmi - dice Ugolini - sono sicuro che se Cosi fosse andato a Parigi avrebbe migliorato i suoi risultati". Ugolini ricorda che di fronte alle perplessità dei tecnici azzurri li ha invitati a Firenze a vedere il suo stato di forma: "Purtroppo, nessuno della Fidal è venuto a vedere gli allenamenti". Per Cosi, ovviamente, una grande delusione, ma forse ancor di più per lo stesso Ugolini, tecnico di alto livello che può vantare 180 maglie azzurre indossate dai suoi atleti, con vari fiori all’occhiello tra cui l’argento mondiale (1995) e olimpico (1996) di Betty Perrone e il mondiale a squadre vinto dai suoi allievi Pezzatini e Poggi (1981).

“Sarebbe utile sapere come si sia arrivati a preferire Orsoni a Cosi - dice Alessandro Pezzatini - e da ex-atleta di vertice, stigmatizzo la possibilità che un allenatore possa essere responsabile nazionale della disciplina praticata dai suoi atleti". "Ad Andrea - conclude Ugolini - non è stato permesso di fare la sua prima Olimpiade e a me è stata negata la soddisfazione di fare, forse, la mia ultima Olimpiade, perché ho 85 anni. Ma il mio cardiologo mi ha assicurato che ci sarò anche per i prossimi Giochi".