Golf, Open d'Italia Molinari suona la carica

Molti azzurri sono incappati in qualche difficoltà di troppo nella seconda giornata. Edoardo Molinari invece ha recuperato ben 22 posizioni salendo tra i top ten e ora guida con Pavan la squadra dei giocatori italiani che ambiscono a un ruolo da protagonista

di ANDREA RONCHI -
28 giugno 2024
Edoardo Molinari

Edoardo Molinari

Gli italiani sono incappati in qualche difficoltà nel secondo giro dell’81° Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna. Andrea Pavan ha perso qualche posizione lasciando la leadership a causa di un giro in 73 colpi, due sopra il par. La classifica molto corta lascia aperte le porte della corsa al titolo per lui come per molti tra i giocatori che hanno superato il par. Al comando è rimasto l’americano Gunner Wiebe che si è portato a quota -9 dopo il giro in 69 colpi. Pavan è stato raggiunto al nono posto da Edoardo Molinari, tra i più positivi della giornata, che, grazie al parziale di -3, ha recuperato ben 22 posizione e pare aver trovato la chiave per interpretare il percorso: “Il campo oggi era più difficile, duro e con aste nascoste complicate da prendere anche con un bel drive – ha spiegato - Non mi aspetto grandi cambiamenti, continueranno a mettere posizioni di bandiere sempre più nascoste perché è l’unica difesa che può avere questo campo”. Staccato di un colpo, a -4, Filippo Celli mentre, appaiati al 34° posto a quota -3, seppur con umori diversi, Matteo Manassero e Gregorio De Leo. “Greg” con un ottimo -3 ha scalato 28 posizioni e si è piazzato al 23° posto con un complessivo di -4. Giornata non facile invece per Matteo Manassero che non è riuscito ad andare oltre il par: “Non definirei il mio giro piatto, tutt’altro. Una giornata faticosa dal punto di vista psicologico. Il vento non ha aiutato a valutare bene i colpi e il campo continua a difendersi bene. Aste difficili da prendere e quindi poche opportunità di birdie”. Jacopo Vecchi Fossa si trova appaiato al campione Masters Patrick Reed a -2 mentre Lorenzo Scalise, Aron Zemmer e Guido Migliozzi, reduce dal successo in Olanda, hanno superato il taglio con l’ultimo punteggio disponibile e dovranno andare all’attacco nel moving day per risalire la classifica. Il campo dell’Adriatic Golf Club Cervia, sottovalutato da molti, non ha reso vita facile a nessuno. Il vento soprattutto sulle seconde nove dentro la pineta ha messo in difficoltà la scelta dei bastoni e delle strategie. Un tracciato sempre più duro e rough folti hanno fatto il resto. Il taglio, caduto a quota -1, ha decretato sentenze sorprendenti: il major winner Danny Willett è sempre più ombra di se stesso mentre Francesco Laporta, dopo la bella prestazione della prima giornata con 66 colpi, è precipitato al 69° posto a causa di un giro in 76 (+5). Difficile dire cosa sia andato storto. Tanti, tantissimi errori commessi dal tee di partenza, seguiti da errori di strategia che gli hanno precluso possibilità di salvare il par. E con ogni probabilità questa giornata potrebbe segnare la fine del suo rapporto con il caddie. Non è passata inosservata la scenata sull’ultimo putting green. Non giocheranno nel weekend neanche Lorenzo Gagli, Flavio Michetti, Renato Paratore, Stefano Mazzoli, Pietro Bovari, Luca Cianchetti, Emanuele Canonica, Tommaso Perrino. Fuori anche i due amateur del field, Riccardo Fantinelli e Giovanni Binaghi che alla 16 aveva imbucato un incredibile approccio per rientrare in gioco con il -1. Un brutto pull alla 17 e palla in acqua ha purtroppo smorzato gli entusiasmi e costretto a chiudere la buca con un doppio bogey.

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