L’altra nazionale azzurra. L’arbitro Cesare: “All’estero ci rispettano”

Il fischietto del volley fa parte degli italiani impegnati nei Giochi, convocati dal Cio o dalle federazioni mondiali: “Abbiamo la fortuna di poterci allenare in un torneo al top”

di DALL’INVIATO DORIANO RABOTTI -
6 agosto 2024

Parigi, 6 agosto 2024 – Stefano Cesare è uno degli migliori arbitri al mondo, in Italia ha fatto incetta di premi di Lega (assegnati con i voti dei club, quindi doppiamente validi). All’estero rappresenta un movimento sicuramente al vertice mondiale, e una tradizione di grandi arbitri internazionali, da Suprani a Santi a tanti altri, che tutto il mondo ci invidia. Ma è un arbitro che non ha problemi a parlare e non si nasconde: “Non è vero che dobbiamo essere invisibili. Come diceva Collina, non siamo i protagonisti dello spettacolo, quelli devono essere gli atleti. Ma su quel palco ci siamo anche noi, e negarlo è sbagliato. E’ giusto mostrare la propria personalità. Sono convinto che faccia ancora differenza se c’è un arbitro oppure un altro, credo che questo si possa dire senza offendere nessuno”.

Gli arbitri italiani sono da sempre tra i migliori al mondo, anche se i successi delle nostre nazionali li tengono lontani dalle partite importanti, a volte: “Siamo una nazione leader i tutti i sensi. Abbiamo la fortuna di avere un campionato fantastico, con alcune delle migliori stelle del mondo che giocano in Italia. È un livello stratosferico, io dico sempre che ogni anno in Italia giochiamo magari 10 partite a livello di finale mondiale, questo ci permette di crescere. E all’estero hanno una percezione molto positiva di noi, ci guardano con rispetto”.

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