Macchi, un fioretto d’argento. Battuto per una sola stoccata. Dal Coni una protesta ufficiale

Il toscano si è arreso 15-14 al campione di Hong Kong dopo tre decisioni arbitrali molto dubbie. A casa Samele un altro bronzo: la fidanzata ucraina Olga Kharlan sale sul podio nella sciabola

di DORIANO RABOTTI -
30 luglio 2024
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Filippo Macchi

Nonno Carlo guarda da lassù ormai da troppo tempo, lui che è stato il primo maestro di Filippo Macchi. E che ora sicuramente sorride da una nuvola, perché il nipotino oggi forse non la manderà giù, ma quell’argento domani risplenderà della luce giusta: ieri a Parigi il ragazzo di Pontedera, 23 anni ancora da compiere, alla sua prima Olimpiade è riuscito nell’impresa di arrivare all’ultimo assalto e arrendersi solo 15-14 dopo un finale thriller nella finale tutta mancina contro Cheung di Hong Kong. Non staremo qui a dire che l’Italia è stata derubata, perché negli sport con decisioni affidate agli uomini nemmeno il var e il video bastano sempre a fugare i dubbi, fatto sta che in serata il Coni e la Federscherma hanno annunciato la presentazione di una protesta ufficiale contro la decisione dei giudici.

Filippo ha il diritto di credere che forse quelle ultime tre stoccate, due cancellate con la pilatesca decisione di non decidere presa dagli arbitri, la terza assegnata all’asiatico, fossero sue. Ma farebbe un torto a se stesso mangiando la rabbia del rimpianto, perché ha già fatto qualcosa di incredibile, ha salvato da solo due giorni da dimenticare per il nostro fioretto (ieri il favorito Tommaso Marini è uscito negli ottavi e Bianchi l’ha seguito nei quarti), ha sicuramente fatto contento nonno Carlo, che fu il fondatore del circolo scherma Navacchio, 50 anni di attività in questo 2024 e una medaglia bellissima in più da vantare.

Oggi il maestro di Filippo è Marco Vannini delle Fiamme Oro, in tribuna c’erano papà Simone e mamma Michela, tutti ex schermidori perché la fabbrica delle medaglie azzurre è spesso una tradizione che scorre lungo le generazioni, come per i Mangiarotti e i Montano.

La giornata delle troppe eliminazioni precoci ha regalato anche un’altra medaglia dai risvolti azzurri. Da ieri nella casa di Gigi Samele, terzo due giorni fa, c’è anche il bronzo della fidanzata Olga Kharlan, campionesse ucarina, sul podio nel torneo individuale della sciabola.

È anche la prima medaglia dell‘Ucraina in questi Giochi: Olga ha battuto nella finalina la sudcoreana Sebin Choi per 15-14, meritandosi una standing ovatione e l’abbraccio del presidente del Cio Thomas Bach.

La Kharlan divenne ancora più famosa anche da noi perché ai mondiali di Milano l’anno scorso si rifiutò di stringere la mano alla russa Smirnova, che occupò con una sedia la pedana per protesta.

Il suo Luigi al momento dello scoppio del conflitto era andato a prenderla a Budapest in auto, porandola in salvo a Bologna dopo un’odissea al volante per fuggire dalle bombe. E insomma le due medaglie di bronzo non possono certo ricucire le ferite del cuore, ma un piccolo balsamo lo sono.

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