Merab Bazadze, le scuse del presidente della federscherma georgiana: “Le dichiarazioni di mio figlio? Choc psicologico”

L’ex atleta si rivolge a FIE, commissione arbitri, giudici, sportivi e appassionati dopo la sconfitta di Sandro alle Olimpiadi: “Dimenticate tutte le accuse infondate di corruzione”

29 agosto 2024
Merab Bazadze, Presidente della Federazione georgiana di scherma

Merab Bazadze, Presidente della Federazione georgiana di scherma

Parigi, 29 agosto 2024 – Merab Bazadze, Presidente della Federazione georgiana di scherma, si scusa con la Federazione Internazionale (FIE), con la Commissione Arbitri della FIE, con i giudici, con gli atleti e “con gli appassionati di questo nobile sport”, per “l'esaurimento nervoso emotivo” del figlio, Sandro Bazadze, dopo l’incontro perso negli ottavi di finale ai Giochi Olimpici 2024 di Parigi, qualche settimana fa.

Al contempo, il presidente georgiano chiede “di ignorare e dimenticare tutte le accuse infondate di corruzione, basso livello professionale e altre dichiarazioni scortesi rivolte alla Federazione Internazionale di Scherma e al corpo arbitrale dopo l'incontro con l'atleta egiziano Mohamed Amer negli ottavi di finale dei Giochi Olimpici di Parigi il 27 luglio di quest'anno, e tutte le dichiarazioni successive rilasciate ai media”.

Le dichiarazioni del figlio “sono state rilasciate esclusivamente sotto l'influenza di uno choc psicologico e a causa dell'eccessiva tensione emotiva legata all'incontro perso”.

“Sandro Bazadze – prosegue -, è un atleta eccezionale che ha ripetutamente raggiunto i vertici delle classifiche mondiali della FIE e i massimi risultati nelle competizioni internazionali. Credo che questo sia di per sé una prova evidente dell'alto livello professionale del lavoro della FIE e del corpo arbitrale, e dimostra la parzialità delle dichiarazioni che sono state fatte da me e da mio figlio in uno stato di alterazione psicologica. Mi dispiace anche sinceramente che queste dichiarazioni siano diventate oggetto di discussione e persino di speculazione nei media e abbiano portato a tentativi di diffamazione della Federazione Internazionale di Scherma e dell'intero corpo arbitrale. Ho sempre creduto e credo tuttora che la Federazione Internazionale di Scherma abbia adottato misure estremamente efficaci per aumentare la trasparenza degli arbitraggi negli incontri internazionali, tra cui il fondamentale sistema di arbitraggio video e il sistema automatizzato di selezione degli arbitri attivo immediatamente prima dell'incontro – conclude –. In questa situazione, le affermazioni su un presunto sistema di corruzione nel corpo arbitrale della FIE, espresse da un canale televisivo tedesco in riferimento a un ex arbitro della FIE, non solo non sono etiche, ma sono assolutamente calunniose. Invito, dunque, i giornalisti e i blogger a non utilizzare questo episodio contraddistinto dall’emotività dell’atleta per attacchi ingiusti e immeritati alla Federazione Internazionale di Scherma e alla sua leadership”.

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