Il sogno olimpico delle Farfalle di Desio: dall’inchiesta al difficile ritorno in pedana

Rabbia e orgoglio nella ginnastica ritmica. L’allenatrice: “Se fossero vere non avrei mai accompagnato qui le mie atlete”

di ALESSANDRO CRISAFULLI -
13 agosto 2024
Guzzi desio Moreno Buccianti con le farfalle

Le Farfalle di Desio

La rabbia e l’orgoglio. Avevano chiesto di non essere più chiamate Farfalle per “il peso insostenibile di un collegamento diretto e mediaticamente inevitabile a violenze e abusi che non rispecchia il nostro ideale di libertà”, per dirla con la capitana Alessia Maurelli. Un anno e mezzo dopo, con un meraviglioso bronzo olimpico nelle valigie da Parigi, prevale la felicità. Sorrisi distesi, non più tirati. Le Farfalle sono tornate a volteggiare serene. Un’espressione di bellezza, armonia, leggerezza costruita gesto dopo gesto nel laboratorio di Desio, in Brianza.

È qui che sei anni fa è nata l’Accademia Internazionale di Ginnastica Ritmica. Un parto lungo una decina d’anni, tra doglie economiche e burocratiche, risolto con il finanziamento di oltre un milione del Coni, il mutuo agevolato concesso dal Credito Sportivo e l’assegnazione dell’area dal Comune. Un po’ casa, un po’ rifugio, un po’ fabbrica di sogni per le atlete della Nazionale. Dove trascorrono ore e ore, mattina e pomeriggio, in estenuanti sedute d’allenamento sotto la regia di Emanuela Maccarani e dello staff tecnico, atletico e psicologico.

“Non avrei mai accompagnato nessuno alle Olimpiadi se ci fosse stato qualcosa di vero nelle accuse contro di me”, ha detto la plurimedagliata direttrice tecnica, in riferimento alla bufera sollevatasi due anni fa contro di lei, e che portò anche al commissariamento del Centro Federale, per le denunce su presunti abusi e vessazioni psicologiche da parte di sue ex allieve, Nina Corradini e Anna Basta.

Una bufera che si è chiusa con un’ammonizione “per eccesso di affetto”, in sede sportiva, ma che è ancora aperta in Procura a Monza. “Abbiamo lavorato due anni a testa bassa – dice Moreno Buccianti, marito di Maccarani, factotum e anima del gruppo –. Questa medaglia vale molto più del bronzo: esalta i valori dello sport. Adesso le nostre fantastiche Farfalle si meritano un po’ di riposo”. “È una medaglia di grande importanza, soprattutto perché venivamo da un biennio kafkiano”, dice il presidente della Federginnastica Gherardo Tecchi.

“È bello sapere che c’è un po’ di Desio in questo successo olimpico – esulta il sindaco Simone Gargiulo –. C’è la Brianza operosa nella fatica quotidiana di queste ragazze meravigliose”. Qui si allenano ormai da oltre 20 anni, grazie anche al supporto della Ginnastica San Giorgio ‘79. Dall’argento di Atene 2004 ai tre bronzi di Londra 2012, Tokyo 2020 e Parigi 2024. Un poker di medaglie made in Brianza. Con Regione e Federazione che hanno appena siglato l’accordo per l’ammodernamento dell’Accademia della ritmica. In palestra sarà allenato il sogno di un oro a stelle e strisce.