Olimpiadi Parigi, arrestato chef russo accusato di boicottaggio dell'evento

Il quarantenne residente a Parigi è stato catturato domenica all'alba, grazie ad un blitz delle autorità. Comunicava con le forze speciali russe

di GABRIELE SINI -
24 luglio 2024
Chef russo sospettato di sabotaggio ai danni delle Olimpiadi

Chef russo sospettato di sabotaggio ai danni delle Olimpiadi

Parigi (Francia), 24 luglio 2024 - A pochi giorni dalla cerimonia di apertura, le Olimpiadi di Parigi fanno già discutere per temi che differiscono da quelli sportivi. È delle scorse ore, infatti, la notizia che i servizi segreti francesi abbiano arrestato uno chef russo, residente nel centro della capitale e in Francia da ben quattordici anni, con l'accusa di cospirazione e possibile boicottaggio dei Giochi Olimpici. La cattura del sospettato è avvenuta domenica scorsa all'alba, grazie ad un blitz effettuato dalle forze dell'ordine locali.

La cospirazione e i sospetti

Mesi di monitoraggio, sorveglianza e, infine, la scoperta di un passo falso. Questo è stato l'iter con il quale si sono svolte le indagini dei servizi segreti francesi nei confronti di un cittadino russo quarantenne, residente in Francia da quattordici anni e che svolge il lavoro di chef. La minaccia era stata già intercettata da Microsoft circa un mese fa, quando l'azienda statunitense di informatica aveva allertato le autorità transalpine di un tentativo di boicottaggio ai danni delle Olimpiadi di Parigi. I sospetti erano nati dalla creazione di diversi siti web falsi, che si occupavano di replicare i portali di informazione e alimentare la preoccupazione per un possibile attacco terroristico. I servizi segreti francesi avevano recentemente intercettato alcune conversazioni tra lo chef e la Fsb, ovvero un reparto di elite delle forze speciali russe. A sostegno di ciò è stato anche rinvenuto un documento che collega il quarantenne con l'intelligence straniera. Gli agenti della Bri, Brigata di ricerca e intervento, lo hanno catturato all'alba di domenica grazie ad un blitz effettuato nella sua abitazione. Sono ora in corso le indagini che vedono lo chef accusato di condividere con la Fsb informazioni che avrebbero potuto ledere alla sicurezza e al normale svolgimento delle Olimpiadi di Parigi. Questo reato è punibile con una pena di trent'anni di carcere. Fino a questo momento le autorità si sono sentite di escludere un rischio di attentato terroristico ai danni della Francia, anche se le prove rinvenute fino ad oggi indicano come le probabilità di un complotto dalle gravi conseguenze per i Giochi fossero molto alte.

Un avvio di Olimpiadi problematico

La grandeur e le premesse spettacolari di questa edizione dei Giochi Olimpici sono state offuscate, finora, da diverse problematiche organizzative. L'arresto dello chef russo è stato effettuato solamente poche ore prima che un nutrito gruppo di ballerini si rifiutasse di prendere parte alle ultime prove in vista della cerimonia di apertura che si svolgerà venerdì. Secondo quanto comunicato dal SFA, sindacato francese che difende i diritti degli artisti coinvolti, circa trecento ballerini dei tremila che saranno impegnati fra un paio di giorni sono stati assunti "a condizioni lavorative vergognose". La protesta è stata perpetuata con il gesto del pugno verso il cielo, che è stato ripreso dai presenti ed è velocemente rimbalzato per i media di tutto il mondo. Ancora prima, a fare discutere era stata la bonifica delle acque della Senna, dove si svolgeranno alcune delle gare di nuoto. La settimana scorsa, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo ha nuotato proprio tra le rive del fiume parigino per dimostrare che questo sia ufficialmente balneabile e pronto per accogliere gli atleti. Leggi anche: La tonsillite ferma Sinner: non ci sarà alle Olimpiadi  

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