Paltrinieri, fame di gloria. Il domatore delle onde che ha sfidato la noia per essere il più grande

La quarta volta ai Giochi di Greg: cercherà l’impresa nelle acque della Senna. Dall’oro a cinque cerchi in piscina alla scommessa: ricominciare tutto dal fondo. A Parigi arriva con il terzo tempo stagionale sugli 800 e i 1.500 metri sile libero.

di LEO TURRINI
24 luglio 2024
Il domatore delle onde che ha sfidato la noia per essere il più grande

La quarta volta ai Giochi di Greg: cercherà l’impresa nelle acque della Senna. Dall’oro a cinque cerchi in piscina alla scommessa: ricominciare tutto dal fondo. A Parigi arriva con il terzo tempo stagionale sugli 800 e i 1.500 metri sile libero.

Ad un certo punto Greg si è trovato a combattere contro l’eterno ritorno del sempre uguale. E non è stata una battaglia semplice. Magari noi che ci limitiamo a fare sport…dal divano stentiamo a rendercene conto, eppure l’ossessione compulsiva dell’ allenamento da ripetere come in una replica infinita, ecco, può essere qualcosa che ti svuota l’anima.

A Gregorio Paltrinieri, fachiro delle acque, è capitato all’indomani di Rio 2016, nel momento più alto della sua carriera in piscina. Aveva appena vinto l’oro olimpico sui 1500 stile libero e aveva idealmente raccolto il testimone della gloria natatoria dalle mani di una certa Federica Pellegrini. Tutto bellissimo, tutto magnifico, non fosse stato per quel tarlo interiore che chiamiamo, banalmente, noia.

E come si supera, l’inquietudine della monotonia? Forse con l’azzardo, con la scelta avventurosa di allargare gli orizzonti. Una scommessa sul futuro. Tornando al passato. Al mare.

Perché Greg ha imparato a nuotare in mare, sfidando il padre maestro e istruttore. Dunque, non ha abbandonato le piscine. Ha aggiunto le onde vere a quelle finte. Ha cambiato staff, organizzazione, metodi di lavoro.

Sta funzionando? Sì. Nelle gran fondo l’ex ragazzo di Carpi è un sicuro protagonista. In vasca ha fatalmente visto avanzare e progredire sfidanti più giovani, ma Paltrinieri arriva a Parigi con il terzo tempo stagionale sugli 800 e sui 1500 stile libero.

Quella nella Ville Lumiere per Gregorio sarà la quarta Olimpiade. C’era già a Londra, nel 2012. Ha nuotato per migliaia di chilometri. Sullo sfondo probabilmente intravvede l’ultima boa, l’estremo traguardo di un viaggio che lo ha reso celebre, pur costandogli tanto a livello emotivo.

"Il Fiume va / sa dove andare/ guardò più in là": sono versi di Mogol e Battisti. Perfetti per l’occasione: a Parigi la prova di fondo verrà disputata nelle acque della Senna…

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