Parigi 2024, la giovane scherma azzurra in partenza per le Olimpiadi: “Andiamo a lottare”

Parla il ct del fioretto Cerioni, che ha convocato 5 debuttanti: “Sappiamo di esserci preparati nel modo giusto”

23 luglio 2024
Il ct del fioretto azzurro, Stefano Cerioni

Il ct del fioretto azzurro, Stefano Cerioni

Roma, 23 luglio 2024 – Il miracolo italiano alle Olimpiadi, la scherma, si avvicina ai Giochi con la voglia di far crescere ancora quel bottino di 130 medaglie che la rendono lo sport più titolato di tutti. “Partiamo carichi, consapevoli della nostra forza ma soprattutto del fatto che nessuno ci regalerà qualcosa. Dovremo conquistarci tutto, lottando stoccata su stoccata". Il CT del fioretto azzurro, Stefano Cerioni, chiude così l'ultima tranche del lungo ritiro collegiale di Roma, presso il Centro di Preparazione Olimpica CONI dell'Acqua Acetosa.

L’Italia va a Parigi da prima testa di serie, ma l’obiettivo del commissario tecnico azzurro è soprattutto quello di non lasciarsi distrarre, puntando dritti alla medaglia. Come? Con una squadra giovanissima: su 8 convocati sono cinque i debuttanti alle Olimpiadi.

"Sia le ragazze che i ragazzi in allenamento ci hanno messo grandissima applicazione, preparandosi al meglio – prosegue il ct Cerioni -. Adesso servirà fare quel che ciascuno di loro sa, e avere la mentalità giusta, perché la testa quel giorno sarà fondamentale. Chiariamo subito: è totalmente fuori strada chi pensa, dall'esterno, che al femminile si debba solo andare a ritirare la medaglia”. Ad aspettare i nostri nazionali c’è una concorrenza agguerrita. Nella gara individuale c'è l'americana Kiefer, campionessa olimpica uscente e numero uno del mondo: a lei il peso del pronostico. Con la squadra delle donne siamo in vetta al Ranking, partiamo favoriti e dovremo saper convivere con questa responsabilità in un mix di serenità”.

In chiave maschile ai cancelletti del debutto olimpico, tre ragazzi giovanissimi, ovvero

il campione del mondo ed europeo Tommaso Marini, Filippo Macchi e Guillaume Bianchi : “C'è un livellamento verso l'alto incredibile – spiega il tecnico -, tanto nella prova individuale quanto in quella a squadre dove tutte le formazioni qualificate sono competitive ai massimi livelli”. 

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