Parigi 2024, LeBron Mvp ma Wembanyama: “Preoccupato per chi mi dovrà affrontare”
Le reazioni dopo l'oro conquistato nel basket da Team USA
Parigi (Francia), 11 agosto 2024 – La spedizione olimpica della nazionale statunitense di pallacanestro era partita con un solo obiettivo: la conquista della medaglia d’oro, la quinta consecutiva in una rassegna a cinque cerchi. Un obiettivo che è stato centrato non senza fatica – visto che in particolar modo la Serbia in semifinale e la Francia padrona di casa nell’ultimo atto della rassegna hanno saputo dare filo da torcere a Team USA di LeBron James.
Nonostante i 39 anni sulla carta d’identità, LeBron James ha mostrato la forma di un ragazzino e una classe da campione ineguagliabile, che lo hanno portato alla conquista dell’ennesimo titolo di MVP: “Questo è senza dubbio un grande momento per lo sport statunitense. Siamo venuti qui a Parigi per vincere e lo abbiamo fatto – ha commentato il fuoriclasse dei Los Angeles Lakers –. Volevamo il nostro momento e lo abbiamo avuto”.
Da parte del “Re” elogi anche per Steph Curry, determinante con le sue triple mortifere in semifinale e finale, e Kevin Durant, due compagni che James ha voluto fortemente al suo fianco, nel reclutamento in cui si è speso con il fine ultimo di dare l’assalto alla medaglia del metallo più prezioso: “Curry? Averlo dalla tua parte è sempre meglio, ma me ne ero già accorto in NBA, pur vestendo una casacca differente. Il suo talento sa stupirti in ogni occasione. KD? È uno dei più grandi di sempre. Uno dei migliori giocatori che io abbia mai visto. Basta vedere le sue capacità. Quando lo vedi giocare pensi “Questo giocatore è la fine del mondo”. Sul futuro: “Ora come ora non mi vedo in campo alle Olimpiadi del 2028 a Los Angeles ma non mi vedevo neppure in campo a Parigi”. Questa Olimpiade potrebbe però aver rappresentato per James una sorta di passaggio del testimone al giovanissimo e suo avversario in finale Victor Wembanyama, protagonista di una grande Olimpiade dopo l’eccellente stagione da rookie in NBA con i San Antonio Spurs: “Sapremo goderci questo momento – ha spiegato il talento classe 2004 nel post-gara –. Mi sento molto fiero dei miei compagni e di tutto quello che abbiamo fatto assieme qui, davanti ai nostri straordinari tifosi. Ora dobbiamo solo lasciar decantare le emozioni per capire veramente quello che siamo stati capaci di fare. Ho sempre cercato di aiutare la squadra facendo tutto ciò che era necessario e sono pronto a fare questo tipo di sacrificio anche in futuro. In semifinale avevo addosso tutte le attenzioni dei miei avversari, ma i miei compagni sono stati straordinari. Basta guardare ciò che hanno fatto Cordinier, Yabusele, e Lessort”. Infine, una profezia sul futuro per mettere in guardia gli avversari: “Sto cercando di crescere, di imparare sempre di più e sinceramente sono preoccupato per chi mi affronterà da avversario in futuro. Sia in competizioni Fiba che in NBA. Il basket FIBA si sta avvicinando sempre più a quello della Nazionale statunitense. Potremmo non avere più opportunità del genere ma la stessa cosa vale per loro. Nessuno sa davvero cosa accadrà ma è ormai certo che c’è una grande crescita del basket internazionale”.
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