Sofia Raffaeli prima dopo le qualificazioni: “Ora penso solo a dormire”

La ventenne marchigiana ha completato le qualificazioni al primo posto e venerdì si gioca le medaglie nell’All Around, ci sarà anche l’altra azzurra Baldassarri

di DALL'INVIATO DORIANO RABOTTI -
8 agosto 2024
Sofia Raffaeli

Sofia Raffaeli

Se l’aspettava diverso il debutto olimpico, e invece anche stavolta Sofia Raffaeli mostra una freddezza veramente insolita per una ragazza di soli vent’anni. La stella della nostra ginnastica ritmica punta ad un risultato storico: se a squadre abbiamo già centrato tre volte una medaglia, a livello individuale nessuna Farfalla è mai salita su un podio a cinque cerchi. 

Sofia ha chiuso al primo posto le qualificazioni, ha perso una rivale per strada (la minuta bulgara Nikolova non è entrata tra le prime dieci), e si presenta alle finali dell’All Around con ambizione calma: “E’ stato bellissimo entrare già dal primo attrezzo, ho iniziato subito con il cerchio, quello più difficile per me e questo mi aiuta ad essere concentrata subito, così mi tolgo il dente. Poi ad ogni esercizio mi sentivo soddisfatta all’uscita, e questo per me è importante”, racconta Sofia dopo la qualificazione. "Sono riuscita a fare quasi tutto quello che abbiamo preparato in palestra. E' stato bello avere tutto questo pubblico. Pensavo che mi avrebbe messo più ansia. Invece mi ha dato una carica pazzesca. In generale so che ci sono tantissime persone a cui tengo che sono venute a vedermi, mi aiuta tantissimo saperle qua vicino a me. E sono concentratissima ovviamente per la gara, che sarà più corta ma molto più difficile”.

Sulle rivali, idee chiarissime o meglio nessuna idea: “Non le ho viste molto, anche durante le pause non ho guardato. So che cosa ho fatto io e questo mi basta. Nel momento della gara mi concentro solo su questo, ma la notte prima di andare a dormire sapere che ci saranno tutte le persone che mi hanno sostenuto fin da quando sono piccola mi dà una forza inimmaginabile. So che i miei genitori sono agitati, io il mio momento d’ansia l’ho avuto due settimane fa, ora è passato. Grazie anche alla mia allenatrice Claudia che mi ha insegnato molto in questo anno so che cosa devo fare, cerco proprio di togliere dalla testa tutto quello che mi annebbia. So che anche se faccio un errore posso andare avanti e fare ancora meglio e non buttare via una gara, due anni fa l’avrei fatto perché non ero in grado di capire che in realtà tutti possono sbagliare”.

E adesso? «Adesso devo pensare a dormire, è stata una giornata pesante soprattutto sul piano mentale. La finale sarà molto più veloce”.

Allora sogni d'oro, Sofia.

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