Chi è Umar Kremlev, il presidente dell’Iba (vicino a Putin) che vuole premiare Angela Carini come se avesse vinto l’oro
E’ il capo della Federazione che escluse Imane Khelif ai Mondiali del 2023. Lo scontro con il Cio alle stelle. La Federpugilato italiana non accetterà il premio
Parigi, 3 agosto 2024 - L'International Boxing Association (Iba) ha deciso di assegnare all'azzurra Angela Carini, che ha abbandonato il combattimento contro l'algerina Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi 2024 dopo 46 secondi del primo round, un premio in denaro riconosciuto ai pugili che vincono la medaglia d'oro. Questa la decisione dell'Iba come comunicato dal presidente Umar Kremlev: ''Non potevo guardare le sue lacrime. Non sono indifferente a queste situazioni e posso assicurare che proteggeremo ogni pugile. Non capisco perché si voglia uccidere il pugilato femminile. Solo le atlete idonee dovrebbero gareggiare sul ring, in nome della sicurezza".
Frase che ha inevitabilmente riaperto il duello con il Cio, che continua a sostenere che Khelif e anche Lin Yu-ting della Cina di Taipei, sono entrambi pugili donne e quindi devono combattere contro donne alle Olimpiadi, mentre erano state squalificate dai Campionati del mondo dell'anno scorso per non aver soddisfatto i criteri di ammissibilità di genere. Tuttavia, l'IBA, che ha eseguito i test nel 2023, è stata spogliata del suo ruolo di organo di governo globale per la boxe a giugno dell'anno scorso dal Comitato Olimpico Internazionale, che amministra lo sport a Parigi e ha difeso i diritti della due atlete a competere. Si capisce come il livello di tensione tra le due organizzazioni sia alle stelle: Kremlev ha anche affermato che l'IBA sosterrà Sitora Turdibekova dell'Uzbekistan, che ha perso contro Lin venerdì. Il premio – una novità introdotta a maggio dall'Iba nell'ottica di sostenere gli atleti, gli allenatori e le Federazioni nazionali - ammonta in totale a 100mila dollari: 50mila al campione e/o campionessa (o, come in questo caso d'eccezione, Carini), 25mila alla federazione e altri 25mila all'allenatore.
La Federazione pugilistica italiana tuttavia ha fatto sapere che non accetterà i premi in denaro annunciati.
"Thomas Bach è un patetico codardo che ha paura della verità e preferisce spendere i fondi della famiglia olimpica per bloccare messaggi indesiderati piuttosto che per sostenere gli atleti: la verità non può essere nascosta". Sono le parole pesantissime di Kremlev nei confronti del presidente del Cio, Thomas Bach in un video, reperibile solo su Telegram, nel quale accusa il numero uno dello sport mondiale su quanto accaduto alle Olimpiadi con Khelif, che dopo aver costretto l'italiana Angela Carini al ritiro perché i 'colpi erano troppo forti', proseguirà il torneo olimpico: Khelif domani affronterà nei quarti di finali dei pesi welter l'ungherese Anna Luca Hamori.
Kremlev nei giorni scorsi aveva anche criticato la cerimonia d'apertura di Parigi 2024, affermando che "i valori tradizionali e la cultura di ogni Nazione sono stati offuscati". La Federazione Pugilistica italiana ha lasciato solo pochi giorni fa l'Iba di Kremlev - essendo bandita dal Cio - per aderire alla nuova federazione internazionale, World Boxing dell'olandese Boris van der Vorst.
Il Cio aveva già estromesso l’Iba dal 2019 dalla gestione dei tornei per una serie di scandali e per preoccupazioni legate alla gestione finanziaria e alla governance del pugilato. Uno scontro che va avanti da tempo e che ora tocca un nuovo culmine.
Dalla sua estromissione, l’Iba, e con lei il suo presidente, è diventata un’organizzazione sempre più influenzata dalla Russia di Putin. E’ finanziata da Gazprom, la compagnia petrolifera di stato russa, e ha sposato i valori dello stato russo non solo dal punto di vista sportivo.
Kremlev, più volte visto in compagnia dello zar, è alla presidenza della Federazione dal 2020, eletto con una maggioranza di poco inferiore al 60% ma forte dell'appoggio del colosso Gazprom. Forse anche per questo Kremlev ha orientato verso Mosca gli interessi dell'Iba che prima erano a Losanna e, nonostante l'invasione dell'Ucraina, ha riammesso la Russia e la Bielorussia ai Mondiali, con tanto di bandiere e inni. Da subito ci sono stati contrasti con il Cio, che dopo aver gestito il torneo di boxe di Tokyo 2020 ha chiesto che l'Iba fissasse nuove elezioni e fornisse maggiori garanzie di governance e trasparenza finanziaria. Non avendole avute, ha deciso di gestire anche il torneo di Parigi 2024 e ha tolto il pugilato dal programma di Los Angeles 2028, stabilendo che nel caso nasca un nuovo ente (che in realtà, seppur da poco, esiste e, si chiama World Boxing, alla quale l'Italia ha aderito di recente) la boxe potrebbe rientrare in gioco. Nel frattempo l'Iba ha fissato ricchi premi per i Mondiali, fino a 250mila dollari per l'oro maschile, promettendo di aumentarli fino a un milione, e poco prima dei Giochi ha deciso di darli anche ai medagliati delle Olimpiadi. Da qui nasce la decisione di premiare comunque anche Carini. Inutile dire che, nei mesi scorsi, il Cio ha avuto da ridire anche sui premi, con una nota in cui sottolineava che “come sempre con l'Iba, non è chiaro da dove provengano i soldi. Questa totale mancanza di trasparenza finanziaria è stata proprio una delle ragioni per cui il Cio ha ritirato il riconoscimento di Federazione Internazionale all'Iba, che non ha spiegato in modo trasparente le fonti del suo finanziamento, e non ha spiegato la dipendenza finanziaria da una società statale, Gazprom”. A tutto ciò si aggiunge il problema, 'esploso’ negli ultimi giorni ma che in realtà esiste da tempo, della diversità di vedute a proposito delle atlete iperandrogine. L'Iba fa effettuare test di genere non meglio specificati che, nel caso evidenziassero cromosomi XY (come per Imane Khelif e Lin Yu Ting), portano alla squalifica mentre il Cio usa i parametri del testosterone, limitandosi a questo tipo di controllo.
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