Velasco: “Forse smetto. Spero che le vittorie delle donne aiutino la parità”

Il ct azzurro prende tempo per decidere: “Ma Los Angeles è lontana, ho un’età. I successi ai Giochi delle donne azzurre possono essere un esempio, in Italia c’è ancora troppa differenza”

di DORIANO RABOTTI, INVIATO -
11 agosto 2024
Julio Velasco

Julio Velasco

Non ha voglia di guardare troppo avanti, Julio Velasco: quel ‘qui e ora’ preso in prestito dai latini è stato il mantra della nazionale e adesso che può godersi l’oro olimpico non si farà certo distrarre: “Anzi, per una settimana non risponderà a nessuno al telefono”, dice scherzando ma non troppo. E’ serio quando gli chiedono del suo impegno verso le prossime Olimpiadi: “Onestamente non riesco a pensare fino a Los Angeles, può anche darsi che smetta e vi saluti con l’oro. Ci penseremo. Per prima cosa però voglio fare una dedica a due persone che non ci sono più e mi dispiace che non possano vedere questa medaglia: Giuseppe Brusi, che più di ogni altro ha insistito per farmi tornare sulla panchina della nazionale, chiamando me e il presidente Manfredi. E Leo Novi, dirigente della Panini Modena che mi accolse, che era a vedere la mia prima partita con la nazionale maschile nell’89 e sicuramente sarebbe venuto anche qui”.

Velasco esprime anche un concetto forte quando gli chiediamo se il fatto che le medaglie azzurre siano in maggioranza al femminile possa avere un impatto: “Lo spero, perché in Italia sulla parità c’è ancora da lavorare molto, a cominciare dagli stipendi. Io penso anche che i troppi casi di violenza sulle donne derivino un po’ da quello, dal fatto che molti uomini non sono capaci di accettare il fatto che le donne si stiano prendendo gli spazi che meritano. Quindi se il successo di questa squadra può aiutare a migliorare le cose in questo senso, sarà solo un bene”.

Le sue azzurre di sicuro hanno intrapreso un percorso di autonomia, come voleva lui. “Mi ha fatto molto piacere che abbiano chiesto di fare alcune riunioni da sole, senza di noi. Non so che cosa si siano dette, ma è stato un bel segnale, significa che sono persone propositive”.

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