Velasco in finale: “Ero sicuro, avevo prenotato tre appartamenti”

Il ct delle azzurre ritrova la finale olimpica 28 anni dopo quella di Atlanta: “Ma io non ricordo che cosa capitò nel 1996...mi interessa solo il qui e ora”

di DALL’INVIATO DORIANO RABOTTI -
8 agosto 2024
Julio Velasco con Paola Egonu

Julio Velasco con Paola Egonu

Julio Velasco finge abilmente di non ricordare che cosa è successo il 4 agosto del 1996, quando la sua Italia maschile perse per un solo pallone la medaglia d’oro contro l’Olanda, alle Olimpiadi di Atlanta. Sono passati ventotto anni e oltre diecimila giorni, e il tecnico azzurro è di nuovo protagonista di una partita che vale l’oro a cinque cerchi: “Ma io non ricorso che cosa capitò nel 1996”, dice scherzando, “so solo che la fiducia si può dire a parole oppure si può dimostrare con i fatti. E io la fiducia l’ho dimostrata prenotando tre appartamenti a Parigi a partire dai quarti, uno per mia moglie e gli altri per le mie due figlie. E’ stato anche un investimento, onestamente, ma per fortuna ci sono anche i premi, non solo le medaglie”.

Comunque vada per il volley femminile sarà un successo: mai una nazionale era arrivata in semifinale, mai era arrivata sul podio. Adesso ha l’occasione di far colmare al ct l’unico vuoto nella sua bacheca. E ce l’ha grazie ad un lavoro preciso che ha permesso all’Italia di recuperare Monica De Gennaro in seconda linea e Paola Egonu in attacco, ma senza diventare dipendente dall’opposto: “Abbiamo fatto un lavoro preciso, gli opposti spesso si trovano a soffrire quando devono schiacciare troppe palle difficili, è successo anche alla Vargas stasera. Quindi anche quando entra Antropova all’alzatrice dico di non esagerare nell’appoggiare il gioco solo sull’opposta. Gli Stati Uniti sono più esperti? Cercheremo di giocarcela durante la partita”.

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