Vermi nel cibo degli atleti al villaggio olimpico: la denuncia di Peaty
Il campione di nuoto ha raccontato di aver visto vermi nel pesce: è solo l’ultima polemica di una edizione che sul piano organizzativo lascia molto a desiderare
Ci mancavano soltanto i vermi nel cibo degli atleti. Soprattutto per i nuotatori sembra veramente un’Olimpiade maledetta, quella di Parigi: la triatleta belga che si è ammalata dopo essersi tuffata nella Senna, il nostro Ceccon che si riposa sdraiato su un prato perché nelle stanze del Villaggio Olimpico fa troppo caldo e non si riesce a riposare, Gregorio Paltrinieri che racconta della situazione precaria in cui si stanno svolgendo i Giochi. E ora la denuncia che arriva dal campione britannico Adam Peaty: nel cibo della mensa degli atleti sono stati trovati vermi. Non esattamente la forma di proteine che un campione preferisce.
Peaty ha raccontato al quotidiano britannico The I di aver visto i vermi nel pesce. La notizia fa parte di una lunga serie di critiche agli organizzatori che arrivano dal vincitore di sei medaglie olimpiche anche per la quantità e la qualità del cibo fornito ai protagonisti delle gare. “Il catering non è abbastanza buono per il livello degli atleti che devono fare le gare. A Tokyo il cibo era incredibile, a Rio anche. Stavolta non c’erano abbastanza possibilità di scegliere le opzioni sulle proteine, le code erano lunghissime, dovevi aspettare almeno mezz’ora perché non c'era nessun sistema per gestire le file”.
Una parte del problema riguarda la scelta degli organizzatori di privilegiare la cucina vegetariana, con l’obiettivo di servire almeno il 60% dei piatti serviti senza carne e un terzo con carne a base vegetale. “Ma a me non va bene, questa narrazione della sostenibilità è stata scaricata sugli atleti. Io voglio carne, ne ho bisogno per fornire la prestazione ed è quello che mangio a casa, perché dovrei cambiare? A me piace il pesce, ma qualcuno ha trovato vermi nel pesce. Lo standard dovrebbe essere adeguato a chi cerca di fornire le migliori prestazioni al mondo”.
Un portavoce dei Giochi ha assicurato che le osservazioni degli atleti vengono recepite e che nel corso delle Olimpiadi è stata migliorata e aumentata la fornitura dei pasti adeguati.
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