Volley, le due Italie a un passo dalla qualificazione per i Giochi: ecco come funziona il ranking

Il verdetto sarà emesso alla fine dei gironi eliminatori della Nations League, ma il conteggio è complicatissimo: vi spieghiamo come funziona il calcolo che può portare Velasco e De Giorgi a Parigi

di DORIANO RABOTTI -
30 maggio 2024
Caterina Bosetti in azione

Caterina Bosetti in azione

L’Italia andrà a Parigi con le due nazionali di volley, di questo siamo abbastanza sicuri. Perché le squadre sono forti e perché la classifica consegna alle nostre due nazionali un vantaggio che va solo gestito nelle ultime partite della Nations League.

Purtroppo non è possibile fissare un momento in cui il pass arriverà con certezza anche sul piano aritmetico, perché i criteri sono complicati e dinamici, come cercheremo di spiegare dato che la domanda che viene proposta ogni volta che gli azzurri e le azzurre giocano una partita è la stessa: ok, quindi adesso siamo qualificati? Quanto manca?

Primo esempio, il ranking femminile. In questo momento guida la (1) Turchia con 381.04 punti davanti al (2) Brasile con 376,15, alla (3) Polonia 362,60, agli Stati Uniti (4) 355,23, all’Italia (5) di Velasco con 352,89, quindi (6) Cina 341,80, (7) Serbia 322,14, (8) Giappone 316,12, (9) Canada 286,45, (10) Repubblica Dominicana 279,55, (11) Olanda 279,35, (12) Germania 223,27, (13 )Thailandia 212,60, (14) Belgio 203,29, (15) Portorico 177,67 (quindicesima posizione). Fermiamoci qui, può bastare. 

Di queste squadre hanno già ottenuto il pass per i risultati nei tornei preolimpici Turchia, Brasile, Polonia, Stati Uniti, Serbia e Repubblica Dominicana, oltre alla Francia come paese ospitante. L’ottava già sicura è il Kenya, migliore delle africane e irraggiungibile: ai Giochi deve andare almeno una squadra per continente. Quindi una tra Cina e Giappone avrà comunque un posto, l’Italia deve occupare una posizione tra le prime tre disponibili (prime quattro se davanti c’è un’asiatica). Al momento le azzurre sono prime in questa graduatoria, la Cina è prima tra le asiatiche, le altre qualificate sarebbero Giappone e Canada, la prima delle eliminate l’Olanda. La Germania è staccatissima, quindi la corsa è abbastanza definita. L’Italia ha più di 70 punti sulle Orange, onestamente è in una botte di ferro. Ma non è ancora possibile fare un conto alla rovescia per due motivi: ci sono troppe partite ancora da disputare, e coinvolgono troppe squadre.

Il sistema. Perché il problema grosso è che le partite non hanno tutte lo stesso peso in termini di punti vinti o persi. E non l’avranno mai perché il ranking è in movimento. E purtroppo entra in ballo anche un algoritmo, di cui non si sentiva certo la mancanza. E’ quello che prima di ogni singola partita compara la posizione di classifica delle due avversarie e stabilisce per ognuno dei sei risultati possibili (3-0, 3-1, 3-2, 2-3, 1-3, 0-3) un punteggio che dipende dalla posizione alla vigilia. Per capirci: se si affrontano la quarta e la sesta, in palio ci sono pochi punti perché la gara si prevede equilibrata in partenza. Se si affrontano la prima e la decima, i punteggi sono maggiori: in favore della decima, se vince, o in sfavore della prima se perde. Se la prima vince guadagna pochissimo.

Quindi: i punti che si possono fare prima di ogni gara non sono già definiti, ma vengono assegnati alla vigilia in base alla classifica di quel momento. Trovare la stessa squadra all’inizio del torneo o alla sesta giornata, per fare un esempio, cambia il peso di una vittoria, in base alla posizione di classifica. Contro il Brasile l’Italia ha qualcosa da guadagnare se vince, perché è dietro in classifica, ma poco da perdere se viene sconfitta. Contro la Cina che al momento insegue, il rapporto si inverte. Ma il conto sarà fatto dopo Italia-Brasile, a ranking aggiornato…

Per questo motivo è impossibile al momento dire quanto manchi alla certezza aritmetica delle qualificazioni ai Giochi per le due nazionali azzurre, anche se solo un disastro prolungato può fermare questa corsa. Paradossalmente, l’Italia può perdere tranquillamente contro il Brasile, può farlo in modo quasi indolore contro la Cina. Ma deve assolutamente evitare di lasciare per strada set o addirittura vittorie contro il Canada e la Corea nell’ultima settimana della prima fase, mentre contro Stati Uniti e Serbia le sconfitte peserebbero meno.

Lo stesso discorso vale per i maschi. Il criterio ‘algoritmico’ è lo stesso, la classifica al momento dice che l’Italia è seconda con 361,86 punti dietro la Polonia (415,12 e già qualificata), davanti a Stati Uniti (qualificati), Giappone (qualificato), Slovenia (331,50), Brasile (qualificato), Francia (qualificata), Argentina (308,13), Cuba (261,17), Germania (qualificata), Serbia (238,51), Canada (qualificato), e fermiamoci qui. L’Africa manderà l’Egitto, e siamo a otto.

Restano quattro pass da assegnare, i continenti con l’Egitto diventano tutti presenti. Quindi le prime quattro nel ranking prenderanno il pass: al momento l’Italia guida questo minitorneo, la prima non ammessa sarebbe la Serbia: tra azzurri e serbi ci sono oltre 120 punti. Nel torneo maschile ci sono ancora due gironi da disputare: l’Italia dovrà vedersela con Francia, Usa (pochi punti in palio), Cuba e Olanda (partite da non fallire, con molti punti in palio nel caso di sconfitte), e poi ancora Polonia, Bulgaria, Slovenia e Turchia. Polonia e Slovenia sono vicine, pesano poco (se lo saranno ancora, vicine, quando l’algoritmo farà i suoi conti), la Turchia è quindicesima, la Bulgaria è ventesima: lasciare punti contro queste due sarebbe pesantissimo.

Ma è possibile che a quel punto gli azzurri siano già imprendibili per chi occuperà la quinta posizione tra le non ammesse…

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