Ambra Sabatini sceglie Livorno e punta sul salto in lungo

L’atleta paralimpica spiega: “Torno nelle mie zone per continuare a crescere e raggiungere nuovo obiettivi”

di Redazione Sport
14 ottobre 2024
Ambra Sabatini 'nuovo inizio', a Livorno con Fabrizio Mori coach

La velocista paralimpica cambia tutto,obiettivo Los Angeles 2028

Livorno, 14 ottobre 2024 – «Avevo da un po’ di tempo l'idea di cambiare, di tornare nelle mie zone per continuare a crescere e raggiungere nuovo obiettivi. Ho aspettato le Olimpiadi di Parigi, perché non volevo distrazioni prima di quel grande appuntamento, ma ora tutto è pronto per questo nuovo passo, che mi avvicina anche alla famiglia». L'olimpionica Ambra Sabatini, oro nei 100 a Tokyo e ai Mondiali 2023 e portabandiera azzurra alle Paralimpiadi 2024, spiega così la scelta di fare di Livorno la sua nuova sede di vita. «Sto sistemando casa in questi giorni», annunciando novità anche dal punto di vista sportivo, puntando anche sul salto in lungo. «Livorno è una città che conosco bene, io sono dell'Argentario, ed è un centro che offre molto anche dal punto di vista dell'attività sportiva. La presenza di Fabrizio Mori, anche lui livornese e che sarà il mio allenatore, ha rafforzato il mio intendimento».

Il progetto di dedicarsi anche al salto in lungo, per la campionessa 22enne è un investimento sul futuro, che guarda soprattutto alle prossime Paralimpiadi di Los Angeles 2028, senza tralasciare la velocità con cui ha un conto aperto dopo la sfortunata finale di Parigi. «Ci tenevo a provare questa cosa e Fabrizio mi saprà indicare uno specifico allenatore che mi segua - sottolinea l'azzurra -. Penso di cominciare a lavorare ai primi del mese prossimo, in vista di una stagione outdoor che sarà anche lunga, visto che i mondiali si terranno novembre». Dopo oltre due anni e mezzo trascorsi al Centro Sportivo della Guardia di Finanza di Castelporziano, Sabatini volta così pagina, ma con grande gratitudine per il lavoro svolto vicino a Roma, in particolare sotto la guida di Pasquale Porcelluzzi, «che mi ha fatto crescere tanto».

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