Goggia, così si vola: ritorno quasi perfetto
Sofia brilla in discesa a Beaver Creek, seconda dopo un anno senza gare: "Ho sciato all’80 per cento, ma avrei firmato per un risultato così"
Rieccoci qui, come se niente fosse. Sedici centesimi da un ritorno da sogno, trecentodiciotto giorni lontana dalle piste. Sofia Goggia polverizza numeri e ogni dubbio, in una gara "buona, non eccelsa" (dice lei) si prende col talento e la forza del carattere il secondo posto nella discesa di Beaver Creek quasi un anno dopo il brutto infortunio e la notte delle incertezze. Scia bene, anche se un po’ imperfetta nella parte alta della Birds of Prey, tratto di pista decisamente più tecnico. Poi però, quando c’è da far correre gli sci, Sofia dimostra che è ancora capace – esattamente come prima – di schiacciare a fondo l’acceleratore, di volare sui pendii e sfruttare la velocità massima da vera regina (anche se lei dice "non impeccabile"), con una piccolissima sbavatura nell’ultima parte: "Avere lasciato giù quei 16 centesimi nell’ultima parte che mi sono costati la vittoria mi stanno lì, saranno il fuoco per il supergigante di domenica (oggi alle 19 sui canali Rai e su Eurosport, ndr)". Sì, perché solo una sorprendente Cornelia Huetter – detentrice della Coppa di specialità –, rovina, prendendosi il primo posto, un ritorno alle pista che ha dell’incredibile. Ma è un secondo posto quello di Goggia che vale come una vittoria. Dice che le sue sicurezze sono rimaste immutate, che in una discesa comunque piuttosto lunga il fisico regge e il piede tiene anche sui salti. E pure lo spirito è tornato quello della combattente, dell’atleta sempre esigente con se stessa: "Ho fatto una gara buona, non eccelsa, è come se avessi sciato per tutta la gara all’80% del mio potenziale. E’ comunque un ottimo risultato per il quale avrei firmato alla vigilia". E guarda un po’, sul podio ci sono le stesse protagoniste di specialità dello scorso anno: Cornelia Hutter, Sofia e Lara Gut-Behrami (a 34 centesimi della vittoria).
Per Goggia si tratta del podio numero 55 in carriera, mentre firma un ottimo sesto posto Marta Bassino. Pesantemente condizionata invece da un granuloma e da una cura antibiotica Federica Brignone. La valdostana ha chiuso in nona posizione e Laura Pirovano undicesima. Al rientro anche Elena Curtoni: la valtellinese, al rientro dopo un anno dalla brutta caduta di Sankt Moritz e la frattura dell’osso sacro, non ha forzato la mano, piazzandosi 22esima. Appena dietro Nadia Delago, 25sima, mentre Sara Thaler, Nadia Delago, Roberta Melesi e Vicky Bernardi fuori dalle trenta.
Ieri intanto Marco Odermatt è tornato a vincere in gigante. Trionfo svizzero in Val d’Isere al termine di una gara in condizioni meteo difficili. Supearati sul filo dei centesimi gli austriaci Patrick Feurstein e Stefan Brennsteiner, racchiusi in soli 12 centesimi. Bene Luca De Aliprandini, sesto a soli 39 centesimi da Odermatt. E oggi (dalle 10 sui canali Rai ed Eurosport) si vola fra i pali stretti dello slalom.
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