Baldisserri, un primo passo per la storia: "Gioia inaspettata: ora non voglio fermarmi"
Tennis L’imolese entra nella classifica Atp grazie alla vittoria al main draw a Kish Island: "Sono partito con l’ansia, poi mi sono sciolto"
Il primo punto Atp da singolarista non si scorda mai. E’ iniziato col piede giusto il 2024 del tennista imolese Enrico Baldisserri, 19enne ex enfant prodige della racchetta romagnola, che sulla terra battuta iraniana di Kish Island griffata Itf Men’s Future è arrivato fino al secondo turno del tabellone principale. Un ruolino di marcia che gli è valso l’ingresso nella classifica mondiale e un posto nel gotha dello sport cittadino perché, prima di lui, sono stati pochissimi gli atleti capaci di una tale impresa. Baldisserri si è qualificato nel main draw del torneo da 15mila dollari in terra mediorientale travolgendo il padrone di casa Ilia Jafar (6-0; 6-2) e superando il siriano Amer Naow (6-4; 6-2). Poi l’impresa in rimonta contro Hesam Esmail Yazdi (1-6; 6-3; 6-1) prima dello stop, in poco più di un’ora, con il siriano Hazem Naw (4-6; 2-6), numero 473 del mondo.
Baldisserri, un punto che le spalanca le porte del tennis che conta.
"Soddisfatto per un risultato arrivato in modo inaspettato. Sono andato in Iran con l’obiettivo di recuperare qualche punto Itf dopo due tornei a Sharm el-Sheikh a mani vuote per alcune noie fisiche".
Vita dura, però, a Kish Island.
"Le condizioni non erano facili: tanto sole, parecchio vento e una superficie di gioco ben lontana da quelle europee".
Riavvolgiamo il nastro del suo torneo.
"Ho superato i due turni di qualificazione senza troppi problemi e il forfait di un avversario americano, alle prese con problemi al visto d’ingresso, mi ha concesso un utile giorno in più di allenamento".
Poi il main draw.
"Al primo turno ero molto teso ma, dopo un set giocato male per colpa dell’ansia, mi sono sciolto e l’ho portato a casa. Bello sfidare il giorno dopo la testa di serie numero 1 del torneo, Hazem Naw, un tennista di un altro passo e già nei primi 500 del mondo".
Il suo percorso parte da lontano.
"Sono tanti anni che gioco ma da sei mesi faccio il professionista a tutti gli effetti. Da quando ho 8 anni sono tesserato per il Circolo Tennis Bologna (ma Baldisserri si è allenato a lungo anche a Imola con il padre Davide sui campi di Zolino, del Circolo Cacciari e con l’ex Davis Man Massimiliano Narducci al Tozzona Tennis Park, ndr) con cui disputerò a maggio la prossima serie B. Gli ultimi due mesi di preparazione li ho fatti al Green Garden Village di Mestre con Omar Camporese".
Ha qualche idolo a cui si ispira?
"No, però mi piace osservare con attenzione come si muovono i tennisti miei coetanei".
Meglio la forza fisica o la tenuta mentale?
"Nel tennis conta tutto: testa, fisico e tecnica. I risultati sono frutto dell’alchimia giusta tra tutte queste componenti. Più facile a dirsi che a farsi".
Come proseguirà il 2024?
"Ora un paio di settimane di allenamento poi, verso fine mese, andrò a caccia di altri tornei da 15mila dollari in giro per il mondo. Senza dimenticare qualche gettone Open".
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