Coppa Davis, Garin batte Borg in tre set: Cile-Svezia 1-0

Il figlio d'arte lotta ma cede nel finale: due errori di rovescio consegnano il primo punto ai sudamericani, ma Leo ha un futuro

di MANUEL MINGUZZI -
12 settembre 2023
Leo Borg

Leo Borg

Bologna, 12 settembre 2023 – Si apre con una battaglia di quasi tre ore il Gruppo di A Coppa Davis a Bologna. Cristian Garin ha portato il primo punto al Cile al termine di una battaglia senza esclusioni di colpi contro Leo Borg, figlio di Bjorn, che ha lottato fino alla fine cedendo solo all'inesperienza. Garin ha trionfato per 7-6 3-6 7-5 dopo oltre due ore e mezza, ma Leo ha dimostrato di potersela giocare nonostante duecento posizioni di differenza in classifica. Il suo debutto nelle fasi finali di una Davis, a soli venti anni, ha lasciato una buona impressione, ma il Cile, in una sfida che potrebbe essere decisiva, si è preso il primo punto. Ora Ymer contro Jarry.

La partita

Giocano il cileno Garin, numero 103 del mondo ma con best ranking numero 17, e il grande atteso figlio d’arte Leo Borg, 20 anni e numero 334 delle classifiche mondiali. Il capitano Nicolas Massu punta sull’orgoglio cileno, il suo collega Johan Hedsburg sull’energia dei giovani: l’Italia guarda e studia i suoi avversari. Garin parte forte al servizio e imposta la partita cercando di comandare le operazioni fissandosi sul rovescio di Borg, mentre lo svedese, che ha colpi meno ficcanti, cerca di allungare lo scambio sperando nell’errore altrui. Garin va agilmente sull’uno a zero e già al secondo game si conquista due palle break con un nastro fortunato: alla seconda, con l’errore di diritto di Borg, si concretizza il break. La partita cambia dal terzo game in avanti, Borg entra in ritmo e ingarbuglia il tennis di Garin trovando l’immediato contro break con un bel passante di rovescio prima e una sortita in avanti con volèe poi. Lo svedese tiene la battuta successiva e impatta sul due pari, dando vita ad uno spartito diverso. La partita è cambiata, Garin non riesce più a comandare come in avvio e Borg fa partita pari con costanza e solidità, non disdegnando qualche avanzata a rete. Non succedono cose rilevanti nella seconda metà del primo set, entrambi i giocatori tengono il servizio senza particolari difficoltà e alla fine il naturale epilogo è il tiebreak sul sei pari. Succede un po’ di tutto, i due giocatori si concedono regali da una parte e dall’altra, ma sono più gravi quelli di Borg con un doppio fallo e un rovescio lungo linea out che risultano decisivi per il 7-6 Garin nel primo set.

Servizi predominanti anche in avvio di secondo parziale, Borg ha smaltito il passaggio a vuoto del tiebreak e Garin non è certo un giocatore che esce di partita se non spinto all’avversario. Match combattuto, quasi più da terra che da superficie veloce e indoor. Non ci sono palle break per i primi cinque game quando, sul 3-2 Borg, Garin spara un passante di diritto out e lo svedese ha due possibilità di strappare il servizio. Ne segue una lotta estenuante in cui il cileno annulla tre palle break, ma alla quarta, propiziata da una grande risposta di diritto di Borg, deve capitolare quando non riesce a gestire un passante di rovescio altrui. Borg scappa prima sul 4-2 e poi conferma il break salendo 5-2, con Garin che riesce ad accorciare tenendo il proprio turno di battuta. Lo svedese non si fa trarre in inganno dalla tensione e guadagna due set point grazie al servizio e chiude di autorità il secondo parziale per 6-3. Si va al set decisivo.

Borg cede nel finale

La partita si fa decisamente più tesa, anche perché il primo punto di questa Davis rappresenta uno snodo importante nella lotta alla qualificazione, in un girone dove l’Italia è favorita e il Canada lascia una porta aperta con l’assenza di Felix Auger Aliassime. Borg e Garin si giocano tanto, tantissimo, e la partita diventa meno spettacolare e più controllata, con i giocatori che provano a fare affidamento sulla prima di servizio per non essere aggrediti sulla seconda. Il cileno perde colpi con il diritto, a volte troppo scoordinato, Borg invece cerca la solidità e la battuta per indirizzare lo scambio. Garin alterna buone cose ad errori grossolani e questo consente a Borg di farsi preferire nella lotta nonostante le duecento posizioni di differenza in classifica. Borg si conquista infatti una palla break sul punteggio di due pari, ma Garin ha la freddezza e la lucidità di annullare con diritto e smash riuscendo al contempo a tenere la battuta passando la patata bollente allo svedese. Garin gioca due punti di bella fattura e si issa a palla break al game successivo, quando costringe Borg ad un errore di diritto sanguinoso nel tentativo di aggredire lo scambio. Ma scorre sangue svedese nelle vene di Leo e l’ace cancella la possibilità per il Cile fino al tre pari. La partita segue i servizi, d’altronde il campo veloce facilita la battuta, con Garin e Borg che combattono con le rispettive armi, picchi di rendimento del cileno e più costanza per lo svedese che però non riesce ad azzannare il break. Il Cile si aggrappa a due turni di battuta a zero, sempre ossigeno nei momenti caldi del match, la Svezia deve invece lottare di più e Borg ha meno esperienza dell’avversario, ma non importa e si arriva al cinque pari. Il cileno si issa col servizio sul 6-5 con un game abbastanza facile e mette pressione a Leo in risposta, la strategia riesce e al termine di uno scambio interminabile Garin piazza il rovescio incrociato per i tre match point consecutivi. Succede di tutto nel finale, Garin spreca con tre errori, poi guadagna un quarto match point ma spara il diritto in rete e alla fine è servito il quinto per vincere la partita grazie a due rovesci in rete di Borg. Leo ha ceduto alla tensione solo nel finale. Vince Garin 7-6 3-6 7-5. Cile-Svezia 1-0.

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