Dagli infortuni alle vittorie in Coppa Davis: la rinascita di Matteo Berrettini
Matteo è tornato sulla scena mondiale nel 2024: dimenticati i problemi addominali e alla caviglia ha iniziato la risalita da quel numero 54 delle classifiche mondiali che non gli spettava
Bologna, 24 novembre 2024 – Erano le prime settimane del 2024 e Matteo Berrettini era sceso alla posizione numero 154 delle classifiche mondiali. Sembrava una maledizione e sembrava impensabile vederlo, mesi dopo, protagonista decisivo in Davis. Gli infortuni lo avevano tolto di mezzo diverse volte negli ultimi anni, prima con i ripetuti problemi ai muscoli addominali, poi con un serio infortunio alla caviglia rimediato agli Us Open 2023 e in tanti avevano messo in dubbio la sua tenuta fisica. Matteo dovette annunciare il ritiro dalle scene a fine 2023 e poco dopo scelse anche di cambiare allenatore, sciogliendo lo storico rapporto con Vincenzo Santopadre per affidarsi a Francisco Roig. Poi, il ritorno, avvenuto a marzo con i primi tornei challenger per riprendere confidenza con il campo, fino al ritorno alle vittorie Atp. E ora la Davis, con tre sontuosi punti regalati alla squadra di Filippo Volandri.
La rinascita di Matteo
Ci ha messo un po’ a carburare Matteo, infatti a inizio 2024 aveva perso la finale del torneo di Phoenix ed era uscito al primo turno del masters 1000 di Miami contro Andy Murray, ma la rinascita era dietro l’angolo con la prima scintilla a Marrakech, dove ha conquistato l’Atp 250 rientrando tra i primi 100 della classifica mondiale. Un passo fondamentale per poter partecipare ai tornei più prestigiosi senza ricorrere alla classifica protetta. Qualche intoppo a inizio primavera con una tonsillite, saltata la stagione sulla terra, e la finale persa contro Draper sull’erba di Stoccarda aveva aperto una campagna sull’erba interrotta da Sinner al secondo turno di Wimbledon. Da fine estate il nuovo decollo. Altro trionfo a Gstaad su terra rossa senza perdere set, battendo tra gli altri Tsitsipas, poi replica la settimana successiva a Kitzbuhel per rientrare tra i primi 40 al mondo. In autunno, con una campagna agli Us Open fermata subito da Fritz, si è dedicato alla Davis dove ha fornito il suo contributo nel primo turno della fase a gironi di Bologna, fino a un nuovo problema addominale a Tokyo che aveva gettato apprensione e paura. Stavolta, nulla di grave e Berrettini è stato regolarmente chiamato da Volandri per le Finals di Davis dove ha risposto presente. Prima, assieme a Sinner, ha vinto il doppio decisivo contro l’Argentina - Volandri aveva scelto Musetti nel primo singolare - e proprio quella prestazione ha convinto il capitano a schierarlo in semifinale contro l’Australia, dove Matteo ha portato a casa un punto fondamentale in rimonta, dopo tre ore di gioco, contro Kokkinakis. Poi la finale e il punto regalato di autorità con il successo su Botic Van de Zandschulp, sconfitto nettamente in due set. E’ la rinascita di Matteo, che ora può guardare al futuro con ritrovato ottimismo anche nei tornei dello slam, a partire dagli Australian Open a gennaio e su campi veloci che lui ama tanto. E Berrettini ha potuto anche archiviare la sua vita privata in cui inopinatamente la relazione con Melissa Satta aveva fatto tanto discutere gli specialisti del gossip. Invece, dopo tante sofferenze e tante polemiche, Matteo è tornato, più forte di prima e altro possibile protagonista del florido tennis italiano assieme all’amico fedele Jannik Sinner. E’ la rinascita, meritata, di un grande tennista.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su