Doppia chance di un’Italia che sa far squadra. Bolelli e Vavassori ci riprovano un anno dopo

La coppia azzurra oggi va a caccia del titolo sfiorato nel 2024. E da lunedì il nostro paese sarà il più rappresentato nella top 100 maschile

di GABRIELE TASSI
25 gennaio 2025
Simone Bolelli e Andrea Vavassori oggi in finale

Simone Bolelli e Andrea Vavassori oggi in finale

L’azzurro, la squadra che incolla un popolo al televisore. Vestono di rosso ma sono l’esempio più puro di Nazionale alla conquista della terra d’Australia. Bolelli e Vavassori ci riprovano, un anno dopo, in quella Melbourne che fu solo l’inizio di un 2024 da favola, con il trofeo del secondo posto. Bole e Wave, da Bologna a Torino, una grande alternativa ’di squadra’ al fenomeno Jannik Sinner puntano al numero 1 del mondo della classifica di doppio, ma prima di tutto a quel titolo del grande Slam – in coppia – che manca dalla loro bacheca e che l’anno scorso hanno sfiorato due volte. Di mezzo c’è il duo Heliovaara/Patten, finlandese e il britannico avevano battuto gli azzurri al primo turno a Wimbledon, da mettere alle corde nella tarda mattinata di oggi, dopo che si sarà giocata la finale femminile con inizio alle 9,30 italiane (diretta Sky-Dazn). Bolelli e Vavassori sanno che sapore ha uno Slam. Il bolognese ha sollevato la coppa major proprio in Australia, nel 2015, assieme all’ex compagno Fabio Fognini. Il ricordo di Wave è invece più fresco e appartiene al nostro 2024 da favola: eccolo a settembre scorso diventare campione dello Us Open nel misto, in coppia con Sara Errani, prima coppia interamente italiana a riuscirci.

Dopo la scorpacciata di successi c’è un pubblico italiano sempre più esigente. Che siano Slam o medaglie olimpiche – vedi l’acuto Errani/Paolini a Parigi –, è quasi un’abitudine vedere un azzurro giocarsi qualcosa di importante. A proposito: da lunedì il nostro Paese sarà la nazione più rappresentata nella top 100 maschile, con 11 tennisti (a cominciare da Jannik per finire con Mattia Bellucci) nella èlite mondiale del tennis.

La coppa è lì, a un passo, e rappresenterebbe la quadratura di un cerchio dove tutto è cominciato. Dove Bole e Wave, partiti dalla posizione 50 del mondo, sono riusciti a ricavarsi un posto di rispetto pure nel torneo dei Maestri di fine anno. L’Italia sogna a occhi aperti un magico bis, se il doppio delle meraviglie e Jannik Sinner in singolare dovessero conquistare il titolo, l’Italia sarebbe la prima nazione con tre campioni su tre al maschile in uno Slam. L’ultimo en plein di questo tipo appartiene agli USA, che all’Australian Open del 1995 trionfarono con Andre Agassi e la coppia Jared Palmer/Richey Reneberg.

g. t.

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