ItalDavis, roba da Mattei: Brasile battuto

Berrettini emozionato: "È stato come la prima volta". Arnaldi trionfa dopo quattro ore di lotta con Monteiro. Sinner atteso domenica

di GABRIELE TASSI -
12 settembre 2024
ItalDavis, roba da Mattei: Brasile battuto

Berrettini emozionato: "È stato come la prima volta". Arnaldi trionfa dopo quattro ore di lotta con Monteiro. Sinner atteso domenica

L’urlo di Matteo spegne anche la torcida brasiliana più silenziosa di sempre. Arnaldi cuore e lotta, Berrettini fa i conti con l’emozione del rientro: non è un caso se un nome accomuna i due protagonisti della prima vittoria dell’Italia nei gironi Davis di Bologna.

Guardando le finali di Malaga, l’apertura è da sogno, con un Berrettini in astinenza di emozioni da insalatiera. Fonseca resta a guardare per un set, con il braccio ingessato dalla tensione. Una partenza sprint che vale un 6-1: "Sapevo cosa sarebbe servito per vincere, ed è stata la chiave" dirà poi l’azzurro a caldo. Lui che la maglia l’ha indossata per la prima volta contro l’India nel 2018 partiva nettamente favorito contro la promessina brasiliana. Della quale tutti parlano bene e c’è un motivo: nel secondo parziale – nonostante una curva azzurra armata di trombe e tamburi – riesce a farsi sotto, mettendo più di un pensiero a Matteo. Il romano, decisamente più sulle gambe nella ’lunga’ distanza, resta incollato al match con lo schema servizio-dritto. Sul finale uno scambio di break da brividi, ma è bravo Berrettini a non farsi distrarre e ad assicurarsi il tie break. Lì sembra materializzarsi un incubo, con il talentino brasiliano avanti con un 4-0 choc. Ma ancora una volta il braccio giovane trema, Matteo recupera e chiude 7-6.

Poi si lascia andare a un urlo liberatorio. "Avevo voglia di gioire e urlare con tutti voi – spiega, mentre gli fanno firmare la ’Settimana Enigmistica’ col suo volto in copertina –, tutte emozioni familiari, che conoscevo, ma che mi sono mancate tantissimo. Le ho avvertite come fosse stata la prima volta". Nel frattempo tutti si chiedono quando arriverà Sinner (il campione degli Us Open dovrebbe essere in panchina domenica), intanto Jannik è stato filmato giocare a calcio con un gruppo di ragazzini, probabilmente dalle parti di Sesto Pusteria.

Ma è la vittoria di Arnaldi su Monteiro l’esempio perfetto della ’battaglia Davis’ . Sette-cinque, sei-sette, sette-sei. Si, a grandi lettere, una ’colata’ di game e di punti giocati, tutti come se fosse rimasto l’ultimo in palio. Matteo s’inventa un primo set da manuale. Breakka il brasiliano proprio quando serve e chiude sul 7-5. E’ l’inizio di un effimero dominio. Il ligure pare avere il diavolo in corpo: parla con la curva azzurra e con capitan Volandri, seminando a suon di break Thiago Monteiro. Il verdeoro però si rianima proprio sul 5-2 trovando grinta ed energie per mettere in campo una rimonta capolavoro. Mentre l’Unipol Arena dipinta d’azzurro si gela, pure la torcida verdeoro sembra riprendere vita. Tie break suo, brividi lungo la schiena..nostri.

Il terzo set è di sofferenza, dove ogni punto vale oro in uno stadio diventato una bolgia. Monteiro è galvanizzato, Arnaldi resta incollato alla partita. Match che è ancora una volta il tie break a decidere. Fughe in avanti e rincorse. Matteo s’invola subito e poi viene ripreso. E qui altro brivido: brutta storta alla caviglia nel recupero. Nonosante il dolore, sulla battuta del brasiliano Arnaldi ha la freddezza di chiudere il match dopo praticamente quattro ore. Si attende la giornata di oggi per capire quali siano le condizioni della caviglia. Oggi il Brasile ha appuntamento con l’Olanda (dalle 15). Gli azzurri tornano in campo invece domani contro la sorpresa Belgio. La certezza è una: quella di non aver perso lo smalto dei campioni.

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