ItalDavis, una domenica che vale le Finals

Berrettini rimonta, Cobolli scivola, il doppio rimedia: domani contro l’Olanda è decisiva, ma se oggi il Brasile batte il Belgio è fatta

di GABRIELE TASSI -
14 settembre 2024
ItalDavis, una domenica che vale le Finals

Berrettini rimonta, Cobolli scivola, il doppio rimedia: domani contro l’Olanda è decisiva, ma se oggi il Brasile batte il Belgio è fatta

Matteo riceve un video, ci sono i suoi genitori che esultano al match point "come fosse il primo della carriera". Gioie, dolori e ancora gioie a Bologna: una vittoria sofferta (2-1) che non ci regala la qualificazione diretta, ma rimanda tutto a domani contro l’Olanda. Si passa dal preludio felice di Berrettini, al debutto da incubo di Cobolli alla coppia da urlo Bolelli-Vavassori che manda a tappeto il Belgio. Nota dolente: ieri non erano ancora scoccate le otto di sera, ma caduta l’ultima palla del match di Flavio l’ItalDavis sapeva già che sarebbe dovuta arrivare a domani per giocarsi la chance di qualificazione alle finali di Malaga. Cobolli non ripete l’impresa degli Us Open, dove aveva battuto l’eroe della nazionale belga, Zizou Bergs in quattro set. Questa volta c’è la sconfitta, che automaticamente rimanda tutti i calcoli per il passaggio del turno a domani contro l’Olanda (ore 15, diretta Sky e Supertennis). Molto dipenderà dal risultato di oggi fra Belgio e Brasile: dovessero vincere i verdeoro avremmo già il passaporto praticamente in mano. In caso contrario diventa imperativo battere gli Orange. Intanto il Belgio si conferma ostico, a partire dai supporter. Saranno una cinquantina, ma il plotoncino rosso dei tifosi fa tremare l’Unipol Arena. E Berrettini si trova davanti nella stessa settimana il secondo teenager del gruppo, Alexander Blockx, 19 anni. Lo batte a fatica, lo batte con l’esperienza 3-6, 6-2, 7-5. Tanto che poi gli si chiede se si senta il vecchio del gruppo: "Ho giocato un torneo Junior – scherza, a match in tasca –. Ma sono ragazzi (parla anche di Fonseca, ndr) che meritano la nazionale. Ho giocato di certo non il mio miglior tennis, ma sono contento di aver portato a casa un punto". Berrettini dice di essere in una fase della sua carriera in cui è in grado di riconoscere ciò che sta succedendo: "Riesco a rimanere lucido, oltre alle emozioni". Una vittoria di cuore, mentre lo stadio colmo ribolle a ogni schiocco della pallina. In tribuna lo stato maggiore del tennis italiano, ma anche l’ex giocatrice Roberta Vinci e qualche celebrità locale: il ’Gatto di Casalecchio’, Gianluca Pagliuca, portiere del Bologna e della nazionale di calcio.

La spinta però non aiuta Flavio Cobolli. Quella magica carica da Coppa Davis (che lui stesso aveva definito "una cosa mia") viene meno proprio sul più bello, quando l’azzurro riesce a ribaltare una situazione disperata. Prima un 3-6, subito sotto dopo essere stati avanti di un break. Poi una vittoria sul filo di lana al tie break. E infine il crollo al terzo, immeritato: "Tutto è scivolato via nei primii due game", spiega Flavio. Sì perché in avvio del paziale decisivo l’azzurro ha la possibilità di breakkare quel ragazzo terribile di Zizou. Ma lì, un po’ la tensione, un po’ la delusione di aver fallito la chance portano a un tracollo verticale. Lui è triste, non si consola nemmeno quando in sala stampa gli fanno notare che la maggior parte dei debutti azzurri è stata bagnata dalla sconfitta: "Quindi bisogna perdere?" Poi la spiegazione: "A inizio terzo set ho pensato di poterla vincere. Poi mi sono messo a pensare un po’ troppo....sapete, è il tennis".

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