ItalDavis, volata finale per il bis. Cuore Berrettini: ferma l’Australia. Ora l’Olanda, Sinner sa come si fa
Il romano soffre, poi batte in rimonta un super Kokkinakis. E il numero 1 del mondo stende De Minaur. Concentrato capitan Volandri: "Gli ’orange’ da temere. Nel 2023 e a Bologna ci hanno fatto penare" . .
"Sapevo che avrebbe dato la vita per questa partita". A scuola di grinta da Matteo Berrettini. Capitan Volandri fa bene a sottolinearlo. Perché tanto merito va alla sua vittoria da guerriero se l’Italia – un anno dopo –, torna in finale di Coppa Davis, questa volta con l’Olanda (alle 16 su Rai 2 in chiaro e su Sky). Sì, la corrazzata ’orange’ già sconfitta ai quarti nel 2023 e pochi mesi fa nella fase a gironi di Bologna: insomma, sappiamo come si fa.
Intanto ieri la corona dell’eroe contro l’Australia se l’è presa di diritto il romano, che un po’ di mestiere e con tanto di cuore ha ribaltato la partita subito azzannata da un Kokkinakis posseduto dal sacro fuoco del tennis. Una partita che sembrava sfuggire dopo quei tre set point mancati. "Berrettini ha conquistato tanta fiducia in questi giorni – dice Volandri a Sky –, e il merito è tutto del doppio giocato assieme a Jannik". Matteo da tifoso importantissimo lo scorso anno (uscito dall’infortunio aveva sostenuto la squadra a Malaga), ora si candida a dinventare fondamentale. Più adatto a lui il veloce del palazzetto spagnolo che a Musetti. Lorenzo pare essere arrivato a fine stagione un po’ a secco di energie dopo la lunga cavalcata: ieri mattina un riscaldamento con una racchetta old-style di legno con la quale è sembrato piuttosto a suo agio. Ma alla fine in campo non è sceso.
Berrettini giù nell’incubo e ritorno. Il romano che avrebbe ricoperto "pure il ruolo di ultras" se Volandri glielo avesse chiesto scende in campo con la voglia di lasciare un segno nel cammino dell’Italia. Da sotto il naso gli sfumano però occasioni a manciate e il primo set diventa un inizio choc. Poi è tutto cuore, con una rimonta da campione fino al 6-7, 6-3, 7-5 finale.
Il punto, il primo che lancia Jannik con il compito di chiudere subito la partita. Ordinaria amministrazione da numero 1 del mondo. Anche se Alex De Minaur mette in campo la sua miglior partita di sempre non c’è storia contro un Sinner così potente e in fiducia. Il 6-3, 6-4 chiude la pratica aussie e apre già il fascicolo olandese. Avversari da temere secondo Volandri: "Una squadra corta (sono in 4 e non in 5, ndr), compatta. Sono forti e servono bene e giocano il doppio in modo fantastico, a Bologna ci hanno fatto tribolare". E il capitano ringrazia anche Arnaldi e Cobolli: "Senza di loro non saremmo qui".
Oggi quindi il rematch al quadrato, con l’Italia che ha avuto 24 ore in meno per riposare. Soprattuto Sinner, "non è scontato che ogni volta che va in campo distrugga il suo avversario". Gli olandesi quindi, affamati dalla prima volta in finale di Davis, ma soprattutto di vendetta, per la sconfitta ai quarti del 2023 e appunto a Bologna. La formazione? C’è da aspettarsi nuovamente un Sinner-Berrettini. Occhio a Griekspoor e a Van de Zanschulp, al doppista Koolhof, giocatori e servitori capaci, ma sopratutto attaccati alla maglia in una cavalcata magnifica, proprio come fu la nostra un anno fa. Ma anche gli azzurri sono abituati a sognare, e ora sembrano davvero averci preso gusto.
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