Jannik: c’è da difendere il numero 2. Stop Matteo, ma la depressione è ko

Sinner, a Montecarlo serve la semifinale. Out Berrettini che si racconta in una serie. Musetti: ottavi con Nole

10 aprile 2024
Jannik: c’è da difendere il numero 2. Stop Matteo, ma la depressione è ko

Jannik: c’è da difendere il numero 2. Stop Matteo, ma la depressione è ko

Sulla terra rossa monegasca cade la prima vittima eccellente senza nemmeno giocare. Carlos Alcaraz – proprio come l’anno scorso – si ritira dal Master 1000 del Principato. Il colpevole? Un dolore all’avambraccio. Scattano così i calcoli in chiave Sinner e classifica, mentre sul campo 3 un Berrettini tornato vittorioso da Marrakech (forse ancora stanco) si arrende a Kecmanovic: "Non ho fatto in tempo ad adattarmi alle condizioni, ci ho provato in tutti i modi, fino all’ultimo punto". Un giorno strano, un giorno in cui esce anche il documentario ’made in Red Bull’ nel quale il tennista romano parla della depressione dopo l’infortunio patito agli Us Open. Un giorno in cui Lorenzo Musetti sembra davvero averci preso gusto e centra la seconda vittoria di fila nel torneo (6-3, 7-5) contro Arthur Fils e si guadagna gli ottavi con il numero 1 del mondo Djokovic.

Matteo invece ne aveva già parlato in una nostra intervista poco prima del ritorno in campo a Phoenix: "Mi è sembrato di non avere più energie psicologiche per riuscire a tornare più forte di prima. Ero entrato in una fase di stallo da cui non riuscivo più a uscire". La "depressione" non era mai stata nominata prima, ma arriva nel trailer del documentario ’Zeta’, prodotto dallo sponsor Red Bull. "Nel mio piccolo la demonizzavo un po’, la parola ’depressione’ sembrava impossibile da dire (...) Ero soddisfatto di me (...) Tra virgolette nella vita posso dire ce l’ho fatta, e invece è proprio lì che ti prende, ho sentito che il serbatoio di energie si era completamente svuotato e che facevo veramente fatica ad alzarmi dal letto la mattina. Ho dovuto prendermi cura di me stesso". Matteo sì, ieri ha perso in due set (3-6, 1-6), ma nel frattempo ha superato il suo periodo più duro, e pronta per lui (e per Fabio Fognini) a Roma c’è una wild card per giocare il torneo più caro.

Occhi azzurri tutti concentrati ora su Lorenzo Sonego, che dopo la sconfitta con Bautista Agut nelle qualificazioni rientra come Lucky Loser al posto di Alcaraz, e Soprattutto su Jannik Sinner. Il ragazzo Slam da qui alla fine del torneo ha un obiettivo principe: consolidare la posizione numero 2 Atp. Nonostante il ritiro, lo spagnolo Alcaraz conserva 8645 punti, quindi virtualmente è già davanti a Sinner, che invece ufficialmente ha 8710 punti, e ne difende 360, quelli ottenuti grazie alla semifinale dell’anno scorso. Jannik dovrà quindi tener duro almeno fino al penultimo atto del torneo per conservare il numero 2. La sfida parte da oggi contro lo statunitense Sebastian Korda (non prima delle 12,20, su Sky), salito ai sedicesimi di finale battendo lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina. Due i precedenti: il bilancio è in parità.

E Musetti? Sfodera un tennis degno del suo miglior talento, fino a un blackout di qualche game sul 5-2 secondo set. Fils lo aiuta con qualche errore di troppo e il carrarino vola agli ottavi di diritto contro un Nole con la panchina rivisitata. Occasione?

Gabriele Tassi

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