Jannik è il re anche dei tie-break. Sinner implacabile, lacrime Shelton. Ai quarti da padrone: ora Lehecka. La favola di Nardi finisce con Paul

Un altro crescendo: 7-6, 6-1, quindicesimo successo di fila quest’anno e 11 giochi decisivi vinti su sedici. Oggi la chance di volare in semifinale: da temere il ceco che negli ottavi ha steso Tsitsipas con autorità.

di PAOLO FRANCI -
14 marzo 2024

S’era battuto il petto come un giovin Tarzan della racchetta, Ben Shelton, pregustando magari un’alzata di cornetta per festeggiare la vittoria. E lo aveva fatto appena vinta la dura battaglia contro l’argentino Cerundolo: "Sinner? Rispetto ma non paura. La maggior parte del tempo non aspetto certo di vedere cosa fa il mio avversario". Come a dire: io ti aggredisco e vedi tu.

E invece è finita con il giovin Tarzan a guardare Sinner impennarsi potente nel secondo set, quando l’americano non ha potuto far altro che assistere alla propria distruzione. E alla fine, cornetta, spavalderia e battuta di petto sono finite in un mare di lacrime. Eh, già, Shelton s’è messo a piangere dopo aver incassato il 6-1 che ha incorniciato la 18esima vittoria di fila - 15 nel 2024 - del Rosso che vince, al terzo quarto di finale sui tre tornei fin qui disputati.

Eppure Shelton il primo set se lo è giocato alla grande, portando il re dei tie break al punto-roulette, perso 5 a 7 dall’americano. E così, con il 7-6 inflitto al talentuoso Ben, Jannik Sinner si conferma quello che nel calcio sarebbe un portiere pararigori e cioè il principe del tie-break. Da quando ha cambiato velocità e s’è arrampicato sulla gloria e nel ranking - e cioè da Pechino - ne ha giocati 16 vincendone 11. Un dato inconfutabile sul salto di qualità del Rosso dal punto di vista della solidità mentale.

Dirà poi Jannik: "Mi serve giocare con avversari come lui perchè mi fanno migliorare. Lui ha servito molto bene. Mentalmente sono stato forte soprattutto nei punti importanti del primo set. Dopo il break del secondo set mi sono sentito meglio e ho spinto un po’ di più. Sono contento della mia prestazione". Poi una riflessione che incornicia la sua voglia di migliorare sempre e a prescindere: "Anche oggi ci siamo parlati con Cahill prima di entrare in campo, abbiamo preparato la partita, però ci siamo domandati come faccio a diventare un giocatore migliore. Se oggi vinco e gioco uguale all’anno scorso non sono contento...".

Per un azzurro che fa scintille, l’altro vede l’ultima pagina della sua favola (almeno per Indian Wells). Nella notte Luca Nardi si è arreso all’americano Tommy Paul in due set (6-4,6-3). Il marchigiano ha pagato un po’ le scorie psicologiche del match giocato – e vinto – contro Djokovic. L’impressione è che sia arrivato alla partita di quarti un po’ scarico di energie psicologiche: resta comunque da incorniciare la prestazione dell’azzurro che da lunedì sarà numero 80 del ranking Atp, a testa alta.

Oggi intanto Sinner sfiderà Jiri Lehecka, la grande speranza del tennis ceco e ormai da un paio di stagioni considerato l’erede di Tomas Berdych. L’exploit di Jiri, dopo la semifinale di Rotterdam nel 2022 è arrivato nello Slam australiano 2023 dove è arrivato ai quarti. In entrambi i casi fu battuto da Tsitsipas. E indovinate un po’ chi ha fatto fuori Jiri Lehecka per regalarsi il match con Sinner? Proprio il biondo Stefanos. Quando si dice vendetta sportiva.

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