Italia-Argentina Coppa Davis 2-1, dominio Sinner nel singolo. Poi con Berrettini vince il doppio: azzurri in semifinale
Jannik batte Baez e riporta la situazione in parità dopo la sconfitta di Musetti. Poi con Matteo piegano il duo argentino composto da Gonzalez e Molteni
Malaga, 21 novembre 2024 – Azzurro acceso come Sinner. Jannik scende in campo e detta la legge del numero 1. Vittoria netta contro Baez e parità nella sfida di quarti di finale di Coppa Davis contro l’Argentina. Poi assieme a Metto Berettini decide la sfida del doppio piegando il duo argentino composto da Gonzalez e Molteni con il punteggio di 6-4, 6-1 in un'ora e 31 minuti.
A volte ci sono geni inaspettati pure dove sembra impossibile trovarli. Musetti-Cerundolo non è solo una sfida, ma un gioco di contrasti, un calvario azzurro (6-4, 6-1 per l’argentino), che gela il tifo tricolore. Il bel tennis non vince contro il soldato della terra: due giocatori quasi agli antipodi. L’argentino figlio d’arte aveva il futuro già scritto, con mamma e papà tennisti. L’azzurro, figlio di un operaio del marmo e di un’impiegata ha trovato il talento dentro di sé, quei ‘geni’ che l’hanno portato anche alla medaglia olimpica. Nel grande confronto di stile a Malaga però è Lorenzo a mettere subito la testa avanti, con il break acciuffato in partenza. Francisco non ci mette molto però ad armarsi dell’amor di patria albiceleste e a rimontare. E’ un forcing pazzesco quello di Cerundolo: gioca sempre in pressing su Musetti, con i piedi vicinissimi al campo, fino a issarsi a palla break nel quinto game, che poi Lorenzo riesce ad annullare. Partita di grande equilibrio, giocata sul filo del rasoio, sofferta soprattutto sui turni di battuta del carrarino, che con un doppio fallo e una palla a mezza rete finisce sotto per 3-4. E’ come se una maledizione aleggiasse sui turni di battuta dei due giocatori, perché subito dopo Lorenzo si riprende il maltolto, ma la tranquillità non dura nemmeno il tempo di un game, e siamo daccapo sul 4-5. A quel punto per Cerundolo – sfruttando anche i gradi dello sfavorito - chiudere il primo set è un gioco da ragazzi. L’azzurro sembra un po’ prigioniero del proprio gioco, bellissimo, ma subisce la pressione dell’argentino che prende subito il comando anche alla ripresa. Cerundolo è un fiume in piena, spinto dal boato del tifo sudamericano, che a Malaga non manca. In un attimo, davanti a un Musetti impotente, sale sul 6-2.
Sinner-Baez
Sinner scende in campo d’un azzurro acceso, nell’abbigliamento e negli intenti. La missione è salire sull’1-1 e Jannik non si fa pregare, piegando al suo ritmo il tennis da fondocampo di Sebastian Baez per 6-2, 6-1. Il 23enne di Sesto Pusteria si è ben adattato alla velocità dei campi di Malaga: dopo il master appena conquistato macina ritmo Davis a ogni colpo: basta un brak a zero nel quarto game per far subito svoltare il primo set. Il segreto è un concentrato di potenza, ribattere ogni colpo per Baez è come incassare l’attacco di un pugile. La resistenza estrema dell’argentino viene definitivamente piegata con il break sul 5-2 mentre la palla di Jannik schiocca e risuona forte nello stadio di Malaga. E il secondo parziale è un dominio a senso unico: mentre l’intera panchina dell’Argentina si ritira in conclave per elaborare una strategia che possa scardinare l’Italia, Jannik Rock suona l’assolo. Cinque game di un treno in corsa, con la voglia di restare attaccato al match dell’avversario che affiora di tanto in tanto. Sul 4-0 per l’azzurro fallisce ben quattro palle break senza farsi mancare qualche lampo di genio. A fine partita saranno 27 i punti in più centrati dall’azzurro, che ancora una volta trascina l’Italia.
Sinner-Berrettini contro Gonzalez-Molteni
Matteo Berrettini e Jannik Sinner portano l'Italia in semifinale di Coppa Davis. L'inedito doppio azzurro schierato dal capitano Filippo Volandri contro l'Argentina ha battuto 6-4, 7-5 in un'ora e 24 minuti di gioco la coppia formata da Maximo Gonzalez e Andres Molteni. Il risultato finale è di 2-1 per l'Italtennis. L'Italia affronterà sabato in semifinale l'Australia, che ha battuto 2-1 gli Stati Uniti.
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