Jasmine Paolini, il cuore oltre la rete: "Ora per strada mi riconoscono. Io modello dei bimbi? Che gioia"
La finalista di Roland Garros e Wimbledon: il mio segreto è avere attorno persone con me da sempre. "Non penso a diventare numero uno al mondo, non è un’ossessione. Un sogno essere alle Olimpiadi"
Lucca, 21 luglio 2024 – Non una semplice campionessa. Jasmine Paolini, 28 anni, è molto più che una grandissima tennista, attuale numero 5 del ranking mondiale. È la ragazza acqua e sapone della porta accanto, con quel sorriso aperto che ispira entusiasmo, passione e tenacia. Una tenacia che dalla sua Bagni di Lucca, paese della Media Valle del Serchio, l’ha sostenuta fino alla conquista della finale di Wimbledon. Ha lottato contro tutto e tutti per arrivare dov’è, a dispetto di chi per le caratteristiche fisiche l’ha messa più volte spalle al muro, bersagliata da critiche e scherno. Un simbolo anche di integrazione, Jasmine, che parla fluentemente il polacco ed è figlia di Jacqueline, che ha sangue per metà ghanese.
Come si sente a essere diventata un modello di giovane sportiva? Le bambine che iniziano a giocare a tennis vogliono essere tutte Jasmine.
"È una cosa straordinaria, che mi riempie di gioia. Mi spinge a continuare a dare tutta me stessa e lavorare duramente, a lavorare giorno dopo giorno. Voglio ripagare la fiducia di tutti quei bambini e bambine che iniziano a giocare a tennis perché hanno visto me, non posso tradirli".
Avrebbe immaginato di arrivare dove si trova adesso ?
"Se devo essere sincera, i traguardi che ho raggiunto, guardandomi indietro, mi sembravano lontani e irraggiungibili. Quando ho iniziato a giocare, quando ho deciso di seguire questo sogno, pensare a certe cose mi faceva quasi paura. Proprio per questo cerco di godermela al massimo. Ho dedicato la mia vita a questo sogno, e ora voglio viverlo al massimo".
È quinta nel ranking mondiale: sogna il numero 1?
"È una cosa difficilissima e ora non è nei miei pensieri. Il mio obiettivo è fare il meglio che posso, torneo dopo torneo".
Finale al Roland Garros e Wimbledon, vittorie a Dubai e Roma. Come cambia la vita?
"Per strada mi riconoscono un po’ di più, mi chiedono qualche selfie, ma sono cambiate poche altre piccole cose. Sono sempre la stessa Jasmine. Cerco di circondarmi di persone che mi accompagnano da sempre".
Cosa si porta via dalle due finali negli Slam?
"Sono due momenti che ricorderò per sempre. A Parigi ho cercato di godermi ogni momento da quando sono entrata in campo. Wimbledon è stato bellissimo, lo stadio strapieno, la mia famiglia sugli spalti e un’emozione bellissima, anche se è stata una sconfitta tosta".
Adesso testa alle Olimpiadi?
"Abbiamo ricominciato ad allenarci, domani (oggi, ndr ) partiremo per Parigi. Fare le Olimpiadi è una cosa fantastica, non vedo l’ora di vestire la maglia della nazionale. Parigi è stupenda, spero di restarci più a lungo possibile. Me la voglio godere".
Ha avuto tantissimo sostegno da parte dei tifosi italiani: che effetto le fa?
"Sono stupita. Ringrazio chi ha speso tempo per mandarmi un messaggio e tifare per me".
E tantissimi erano nella sua Bagni di Lucca .
"Il calore e il supporto, anche a tanti chilometri di distanza, sono arrivati tutti. È stato incredibile. Lì ho iniziato a giocare, conservo tantissimi ricordi preziosi, Il posto dove si nasce racconta tanto, e io sono molto legata alla mia terra. È stato bellissimo sentire vicina la mia gente".
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