Lorenzo Musetti trionfa a Montecarlo: battuto Berrettini agli ottavi dell'Atp Masters 1000
Musetti supera Berrettini 6-3 6-3 a Montecarlo, avanzando ai quarti dell'Atp Masters 1000. Ora sfida Tsitsipas.

Lorenzo Musetti, 23 anni, approda per la seconda volta ai quarti. a Montecarlo
Lorenzo Musetti dipinge un tennis nobilissimo a Montecarlo, tanto raffinato quanto concreto. Matteo Berrettini, invece, arranca da subito, quasi che la sua potenza fosse imbrigliata da una forza invisibile, oltre che dal caldo che cala sul Principato. Il derby azzurro su terra rossa agli ottavi dell’Atp Masters 1000 di Monaco assomiglia molto a un dominio, per la verità poco atteso. Vince 6-3 6-3 il carrarino, che da lunedì sarà almeno il numero 14 del mondo: è il suo best ranking eguagliato, ed è naturale che ora la sua ambizione salga un altro grande scalino, assaltando la top 10 mondiale.
Un traguardo naturale, per ’Muso’, che ha imparato a giocare senza l’imposizione del colpo a effetto, mettendo il suo stile sopraffino e innato al servizio del risultato. A Montecarlo è già la seconda volta che si qualifica ai quarti (incontrerà oggi non prima delle 14.30 il greco Tsitsipas che ha battuto 6-1 6-1 il portoghese Borges e che punta al quarto trionfo nel torneo), mentre Matteo vede fermare bruscamente la propria corsa dopo la vittoria di prestigio contro Zverev. Il gigante romano, per altro, verso la fine del secondo set chiama il timeout medico per farsi trattare il piede destro. Già da inizio match la sua mobilità era parsa limitata, senz’altro condizionando la sua resa specialmente col dritto.
A Lorenzo basta un break a inizio primo set, poi uno in avvio e uno alla fine del secondo per prevalre e guadagnarsi un posto tra i primi otto del torneo. Sbaglia pochissimo: 11 errori gratuiti contro 45, e questo rende quasi ininfluente il dato sui vincenti, con il romano che doppia il toscano: 18 a 9. Eloquente anche il dato delle seconde di servizio, con Musetti che conquista il 77% dei punti e ’Berretto’ solo il 32% in una partita in cui non ha avuto palle break.
Difficile stabilire, come sempre, dove inizino i meriti del vincitore e dove le mancanze dello sconfitto. Lollo si porta in vantaggio 2-1 negli scontri diretti. A Montecarlo trova sempre giuste vibrazioni, e a fine match saluta quasi commosso il suo box dove è presente per intero la sua famiglia.
L’Italia della racchetta che aspetta Sinner trova sempre il modo di brillare. "È stata una partita molto stressante e non solo perche è sempre difficile giocare un derby, contro un amico, un compagno di squadra – dice Lorenzo –. E c’era anche tanta emozione, a giocare davanti alla mia famiglia e con tanti italiani sulle tribune, con un tifo che era 50 e 50".
‘Lollo’ ha solo 23 anni, ma da quasi un lustro ci si chiede quando possa esplodere vista l’indiscutibile classe, quella che si sognano giocatori ben più avanti di lui nel ranking. Il momento è forse giunto, perché mai si era visto il toscano lasciare nello spogliatoio quegli orpelli tattici che appesantivano spesso le sue prestazioni, ricacciandolo spesso nel settore dei campioni inespressi.
In un ’1000’ che ha già perso per strada Zverev e Djokovic, per Musetti sarebbe un enorme peccato non puntare su sé stesso. Chi ha impressionato, ieri, è Carlos Alcaraz: senza storia il 6-3 6-1 inflitto dal numero tre al mondo spagnolo al tedesco Altmaier. Vincesse il torneo, Carlitos supererebbe Zverev salendo al numero 2 mondiale. Prosegue il momento no di Medvedev, battuto 6-2 6-2 dall’australiano De Minaur.
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