Mattarella abbraccia gli azzurri senza Sinner: "Straordinari, ora portateci la terza Davis"

I campioni ricevuti al Quirinale, il presidente federale Binaghi sull’assenza di Jannik: "Nessuno sgarbo, prima di tutto la salute"

di DORIANO RABOTTI
30 gennaio 2025
I campioni ricevuti al Quirinale, il presidente federale Binaghi sull’assenza di Jannik: "Nessuno sgarbo, prima di tutto la salute"

I campioni ricevuti al Quirinale, il presidente federale Binaghi sull’assenza di Jannik: "Nessuno sgarbo, prima di tutto la salute"

Va a finire che i campioni sono molto meglio di chi li commenta. Che le bolle di sapone della polemica svaniscono travolte dal vento dell’empatia e dell’umanità. Ieri al Quirinale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto gli azzurri del tennis che hanno vinto la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup. Tranne uno, Jannik Sinner, la cui assenza era annunciata per stanchezza, su richiesta dello staff medico che lo segue. Sinner c’era un anno fa, stavolta il suo forfait "è dispiaciuto molto a tutti", come hanno spiegato il presidente del Coni Giovanni Malagò e quello della Federtennis Angelo Binaghi, che poi ha aggiunto: "nessuno sgarbo nei confronti del capo dello Stato, che è di tale livello che ha capito benissimo quali sono i problemi di Sinner. Avevamo scelto questa data per permettergli di esserci, ci avrebbe fatto piacere, ma la sua salute è prioritaria, non dimentichiamo quello che abbiamo visto in tv una decina di giorni fa", ha detto Binaghi riferendosi al malore di Sinner a Melbourne.

Mattarella ha avuto belle parole per Jannik e per tutti gli altri tennisti che hanno colorato d’azzurro un 2024 indimenticabile: "una stagione straordinaria per l’Italia, siete stati tutti eccezionali, avete posto il tennis italiano ai vertici mondiali". E poi ha avanzato una gentile richiesta: "Avevamo già vinto in passato Davis e Fed Cup, ma quest’anno è diverso. Abbiamo dimostrato al mondo come l’Italia sa fare squadra. La coppa Davis è a tre piani, quindi ci aspettiamo la terza vittoria, ma non è indispensabile subito".

In assenza di Sinner, è stato Matteo Berrettini a prendere la scena, invitando il Presidente ad alzarsi e consegnandogli, insieme con Jasmine Paolini, un quadro con tutti i successi azzurri dell’anno. Lo ha fatto citando un "ragazzo altoatesino che ci ha aiutato un pochino". Considerando il rapporto di complicità che c’è tra i due, non ci stupiremmo di scoprire un giorno che a contribuire alla scelta di Jannik sia stata la voglia di lasciare la ribalta all’amico.

Di sicuro, come in altre occasioni in cui ha incontrato atleti azzurri, Mattarella ha dimostrato di seguire lo sport con molta attenzione e di essere il primo a non lasciarsi ingessare dal cerimoniale, accettando con entusiasmo di fare i selfie con gli azzurri, accanto alle coppe.

Niente da fare, agli indignati da social toccherà ripassare un’altra volta.

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