Medvedev poi Zverev, allarme palline alle Atp Finals: “Salute giocatori a rischio”

Daniil già si era lamentato negli ultimi mesi della loro qualità, l’ultimo sfogo proprio a Torino. E il tedesco conferma: “Dall'epoca della pandemia sono peggiorate, sono diventate molto più lente”

12 novembre 2024
Palline più lente e pesanti, j'accuse di Zverev

Palline più lente e pesanti, j'accuse di Zverev

Torino, 12 novembre 2024 – Torneo che vai, caso che trovi. E a Torino scoppia il ‘pallina gate’: prima Medvedev e ora anche Zverev hanno avuto qualcosa da dire sulle piccole sfere gialle con cui regalano spettacolo a ogni partita. 

Al centro di tutto, oltre la resa in campo ci sono soprattutto gli effetti a lungo termine sui giocatori. “Quello delle palline da gioco è un argomento importante. Sono entrato un pò in modalità ricerca e ho chiesto informazioni alle aziende che le producono. Dall'epoca della pandemia sono peggiorate, sono diventate molto più lente – ha spiegato Zverev -. Ecco perché molti giocatori ora hanno problemi al gomito e altri hanno problemi al polso”.

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La spiegazione, secondo il tedesco numero 2 al mondo, sta tutta nei materiali. “Il motivo è che le aziende di produzione hanno cercato di tagliare i costi e ora stanno usando un materiale di gomma diverso, che rende le palline da tennis tra il 30% e il 60% più lente in media rispetto a prima del Covid. Ciò che accade ora con le palline da tennis è che l'aria e la pressione diminuiscono a causa del materiale che non le trattiene all'interno. Volano molto velocemente nell'aria per i primi due, tre metri, poi rallentano”.

“Io non ho motivo di lamentarmi – conclude Zverev -. Sono il numero 2 al mondo. Ho avuto una stagione grandiosa. Non mi lamento per i risultati. Penso solo che a lungo termine la salute dei giocatori sarà un grosso problema con le palline da tennis che abbiamo al momento”.

Chi invece si è lamentato, al punto di arrivare a dire: “Non provo più piacere nello stare in campo”, è Daniil Medvedev. Il russo si era già espresso sulla pesantezza delle palline negli scorsi tornei. “Ormai tutti riescono a far partita con me e ad allungare gli scambi – aveva detto sconsolato dopo la batosta rimediata al primo turno contro Fritz -. Ogni match è una lotta, ogni allenamento è una lotta, la tattica conta meno. Sono stanco di lottare contro qualcosa che non dipende da me”.

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