"Ora siamo squadra, polemiche già finite: Davis 2023, l'Italia sfida il Canada a Tennis"

La Davis 2023 inizia con l'Italia senza i suoi due azzurri di punta, ma con il capitan Volandri pronto a guidare la squadra. Domani affrontano il Canada campione in carica, venerdì il Cile e domenica la Svezia. Tutti pronti per una grande spinta dal pubblico di Bologna.

12 settembre 2023


"Ora siamo squadra, polemiche già finite: Davis 2023, l'Italia sfida il Canada a Tennis"

"Ora siamo squadra, polemiche già finite: Davis 2023, l'Italia sfida il Canada a Tennis"

L’ira di Fognini escluso, le perplessità sul forfait di Sinner piegato dalle fatiche americane, il decimo infortunio in tre anni che mette ancora fuori dai giochi Matteo Berrettini.

La vigilia azzurra della Davis 2023 tende al burrascoso, ma capitan Filippo Volandri (nella foto) mostra a oltranza il sorriso. Sperando che sul nostro girone si metta subito a splendere un sole amico, come quello che bacia Bologna in questi giorni.

Domani alla Unipol Arena c’è da affrontare il Canada campione in carica che ci sconfisse in semifinale l’anno scorso a Malaga (ma manca la star Auger-Aliassime), venerdì ecco l’insidiosissimo Cile di Garin e Jarry, domenica la chiusura con una Svezia decaduta: sperando a quel punto di esserci già issati tra le prime due del gruppo, con il pass già in tasca per le finali in Spagna.

Volandri, senza i due azzurri di punta nel ranking, si affida per il singolare a Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego e alla new entry Matteo Arnaldi, fresco di ottavi a New York. Se i primi due sono già rodatissimi, il ligure pronto a stupire. Per il doppio senza più ’Fogna’, ecco Simone Bolelli e il debuttante Andrea Vavassori, arrivati in finale a Halle e Umago. Ma poi, la coppia azzurra potrà essere rimescolata in corsa, magari con l’inserimento di Sonego al posto di Andrea. Volandri assicura che le polemiche sono già alle spalle. "Sono sicuro – dice il capitano non giocatore – che l’avvicinamento non lascerà scorie. Due anni fa siamo partiti con la costruzione di un gruppo, oggi siamo una squadra. È lo step successivo e l’abbiamo completato prima di quanto mi aspettassi".

Il capo del team azzurro insiste sul concetto di disponibilità: "Tutti i match – aggiunge – sono complicati per noi, ma anche per i nostri avversari sarà difficile giocare contro di noi. Il pubblico di Bologna ci darà una grande spinta". Oggi, dalle 15, Svezia-Cile. Con i riflettori tutti su Leo Borg, il figlio del mito che vinse la Davis nel 1975.

Paolo Grilli

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