Paolini da mille e una notte. A Dubai il sogno è realtà. Lotta e super rimonta: "Ci ho sempre creduto»
Jasmine è la terza italiana di sempre a sollevare un trofeo così importante. Battuta la sorpresa del torneo Kalinskaya: la toscana diventa numero 14 Wta. Continua la cavalcata del tennis azzurro in un 2024 da incorniciare . .
Colpo su colpo, punto dopo punto. Il prototipo del tennista perfetto è un capolavoro di costanza. Ed è una favola di lotta quella che incorona Jasmine Paolini campionessa del Wta di Doha: terza azzurra della storia ad aggiudicarsi un Master 1000 dopo aver battuto 4/6-7/5-7/5 la russa Kalinskaya. "Ho sempre pensato di potercela fare", secca e felice Jasmine al termine del match. Un sunto del momento magico dell’Italtennis nel suo momento migliore: baciato dalla Davis e dallo Slam di Sinner, impreziosito dai tanti titoli che in questo 2024 portano la coccarda tricolore. Applausi veri per la 28enne azzurra, che agguanta la 14esma posizione in classifica (suo best ranking) ed entra di diritto nell’olimpo del tennis azzurro al femminile.
La partita che la porta a condividere la storia con Flavia Pennetta e Camila Giorgi (a Montreal 2021 l’ultima italiana trionfare in un mille) e tutto fuorché in discesa: la tensione della prima volta rallenta il tennis di Paolini, ma a lei non importa. Batte e ribatte i colpi della russa, vera outsider del torneo: partita dalle qualificazioni, ha preso lo scalpo di diverse tenniste top ten e pure della numero uno polacca Iga Swiatek. Non basta un parziale di 8 punti a 0 a favore dell’atleta di Castelnuovo Garfagnana per togliersi dal pantano di un match iniziato col piede sbagliato (ovvero con un break subito praticamente nell’immediato).
Kalinskaya nel primo set è un rullo compressore: riesce a far valere le sue lunghe leve, e nonostante Jasmine giochi una partita di sacrificio, dall’altra parte del campo arrivano bordate continue. Le due si scambiano i break, fino al 6-4 definitivo a favore di Kalinskaya.
A inizio secondo set la russa continua a giocare con una freddezza invidiabile e si guadagna subito il break in apertura sull’azzurra. Paolini è quindi costretta a recuperare: finisce sotto 3-1, poi strappa il break nuovamente all’avversaria facendosi più aggressiva. Jasmine prova a proporre palle cariche alla russa, che però rimbalzando più alte permettono a Kalinskaya di spingere con tutta la sua potenza: gli errori dell’avversaria arrivano invece con traiettorie più basse. La 28enne azzurra, che ha iniziato la sua carriera sui campi del Tennis Club di Mirafiume, prima di comprendere che il tennis non può rimanere un semplice hobby si fa coraggio e strappa il servizio al fotofinish, complice un primo punto fortunoso, frutto di un rovescio steccato che assume una traiettoria imprendibile: 7/5.
Nel set decisivo, è ancora una volta è il servizio a sporcare la prestazione dell’azzurra. Paolini perde per la terza volta in apertura di parziale la battuta ed è costretta a inseguire come ha fatto per tutta la partita. Jasmine gioca bene, ma alla russa riesce praticamente tutto mentre fa partire traccianti da ogni parte del campo. Sul più bello, quando tocca a Kalinskaya avanti 5-4 chiudere la partita, Paolini risorge dalle tenebre e breakka senza mollare di un metro. Poi da lì sembra tutto in discesa: la russa non vede più il campo, e con un parziale di 16 punti a 3 l’azzurra può sollevare un trofeo che vale la storia.
Si chiude una settimana memorabile iniziata con una vittoria in rimonta su Haddad Maia, numero 14 del ranking ed 11 del seeding, vincendo tutti gli ultimi dieci giochi. Poi ha battuto in due set la canadese Leyla Fernandez, numero 33 Wta. Quindi negli ottavi il successo sulla greca Maria Sakkari, numero 11 del ranking ed 8 del seeding, nei quarti il forfait della kazaka Elena Rybakina, numero 4 del mondo e quarta testa di serie, e in semifinale la vittoria sulla rumena Sorana Cirstea, numero 22 Wta. Arriva anche l’applauso del presidente del consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo: "Un grandissimo successo. Grande Jasmine tutta la regione ha fatto il tifo per te!". "Sono orgogliosa di me stessa e di quello che ho fatto", chiude l’azzurra, e lo è anche tutta l’Italia.
Gabriele Tassi
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