Roland Garros, le azzurre sconfitte da Gauff e Siniakova. Ancora uno Slam per lo spagnolo: Zverev battuto. Errani e Paolini senza lieto fine. Alcaraz fa tris
Dove si spezza un sogno, senza lieto fine, ne inizia un altro. Quello olimpico. Sara Errani e Jasmine Paolini si...
Dove si spezza un sogno, senza lieto fine, ne inizia un altro. Quello olimpico. Sara Errani e Jasmine Paolini si fermano solo all’ultimo atto del Roland Garros, battute in finale dalla coppia-sorpresa Gauff-Siniakova per 7-6, 6-3. Ma come ha detto anche Sarita (finalista in singolare nel 2012 e vincitrice in doppio con Roberta Vinci): "Ci rivediamo fra qualche settimana, perché noi abbiamo un sogno", e il riferimento è ovviamente ai Giochi di Parigi di quest’estate. Tre finali in due giorni, zero titoli. Gli azzurri falliscono le chance per portarsi a casa il trofeo dello Slam parigino. Ma resta un ottimo bottino di punti per i nostri portacolori: Sinner da oggi sarà numero uno del mondo, Paolini entra per la prima volta in top ten (numero 7 Wta) e anche nei doppi gli azzurri occupano posizioni di vertice. Per la promessa americana Coco Gauff si tratta invece del primo trofeo Slam in doppio: per Siniakova è il terzo a Parigi, l’ottavo complessivo.
È la ceca a dirigere la inedita sbocciata proprio in questo torneo. Alle azzurre non basta l’intelligenza tattica che contraddistingue il loro gioco: le avversarie riescono a far svoltare dalla loro parte il tie break del primo set e poi la partita diventa in discesa. Il risultato resta comunque grande, soprattutto per la veterana Sara Errani. Una carriera in sordina la sua negli ultimi anni, a lungo sembrata quasi agli sgoccioli, e ora una seconda giovinezza in tandem con la toscana: "E’ davvero speciale essere tornata su questo campo – ha detto Sarita -, erano trascorsi tanti anni e quest’anno sono rimasta qui tre settimane: è stato tanto tempo ma mi sono goduta ogni momento e devo ringraziare Jasmine per avermi fatto giocare con questa gioia. Non so quanti anni ancora giocherò ma è sempre speciale giocare queste partite".
Chi il trofeo dello Slam lo solleva è invece Carlos Alcaraz. Tripletta per lo spagnolo, che dopo Us Open e Wimbledon mette in bacheca anche il Roland Garros. Una vera battaglia di cinque set quella contro Zverev (vinta 6-3, 2-6, 5-7, 6-1, 6-2), quattro ore in cui Carlitos va avanti e poi subisce il ritorno di Sascha. Ma poi il tedesco crolla e lascia la storia ad Alcaraz.
Gabriele Tassi
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