Sara Errani raggiante dopo la vittoria agli Internazionali: “Un sogno tornare a trionfare a Roma”

La tennista 37enne di Massa Lombarda ha conquistato il doppio femminile in coppia con la 28enne toscana Jasmine Paolini, sulla terra rossa del Foro Italico. Dodici anni fa l’impresa con Roberta Vinci

19 maggio 2024
Jasmine Paolini e Sara Errani con il trofeo agli Internazionali di Roma

Jasmine Paolini e Sara Errani con il trofeo agli Internazionali di Roma

Massa Lombarda (Ravenna), 19 maggio 2024 – Esulta Sara Errani da Massa Lombarda, 37 anni compiuti il 29 aprile, dopo la storica impresa del trionfo nel doppio femminile con la 28enne toscana Jasmine Paolini, oggi agli Internazionali al Foro Italico.

"Una grande gioia vincere qui a Roma" ha esclamato la tennista romagnola (nata a Bologna solo per motivi familiari) subito dopo la vittoria. "Aver vinto questo torneo è pazzesco. L'ho vinto anni fa e averlo vinto di nuovo oggi è fantastico. Vincere qui è davvero un sogno. Non me lo aspettavo, ringrazio tutti", ha detto Errani, la quale ha pure ricordato che al primo turno erano sotto nel punteggio per 7-5 4-0 contro il duo Melichar Martinez-Perez.

"Jasmine ha una grande potenza, un gran servizio, ed è velocissima, io sfrutto le variazioni e il tocco di palla" ha continuato Errani dopo il trionfo di Roma. "Sara ha un'intelligenza pazzesca dentro e fuori il campo, si fa fatica a trovare altre tenniste come lei" le ha fatto eco Paolini, spiegando l'alchimia perfetta che le ha portate a vincere nel doppio degli Internazionali d'Italia: "A Roma, in un Master 1000, mica un torneo qualsiasi", ha chiarito Errani, spiegando che vincono anche "perché abbiamo voglia di far bene, di migliorarci".

Trionfare a Roma 12 anni dopo la vittoria in coppia con Roberta Vinci, ha per Errani "un sapore pazzesco": "Lo schema di gioco allora era diverso, io a fondo campo a tirare e variare, Roberta a rete, con ‘Jas’, che ha una potenza incredibile, è il contrario".

Le due ammettono di essersela vista brutta in questa finale vinta in rimonta ma di essersi dette di rimanere positive: "Ci abbiamo provato e siamo state premiate". ‘Jas’ fa bene a Sara, la collega più esperta giova alla giocatrice toscana: "Mi ha dato tanto, lo dice anche il mio coach Renzo Furlan che mi fa bene, mi confronto con lei anche prima dei match di singolo".

Adesso le due, quinte nella Race, guardano al sogno olimpico e a consolidarsi come doppio nazionale: "Spero nella Fed cup, per me è speciale", ha chiarito Sara.

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