Sinner e Musetti, quarti amari sull’erba Ma il sogno Wimbledon rimane intatto

Jannik si infortuna contro Bublik,. Lorenzo si arrende a Rune. Con Berrettini ancora ai box. i due MIllennials prenotano il top.

24 giugno 2023
Sinner e Musetti, quarti amari sull’erba  Ma il sogno Wimbledon rimane intatto

Sinner e Musetti, quarti amari sull’erba Ma il sogno Wimbledon rimane intatto

Sognavamo un venerdì da leoni sull’erba fra Germania e Inghilterra con i nostri ragazzi terribili, lasciamo però il campo a mani vuote. Ma pure con la certezza che potremo fare ancora meglio, magari proprio a Wimbledon che è appena dietro l’angolo.

A Halle, un impegno nei quarti non proibitivo attendeva Jannik Sinner, numero 9 al mondo. L’azzurro ha però abbandonato il match contro Alexander Bublik per un infortunio all’inguine quando era sotto 7-5 2-0. A fine set, Sinner chiede un medical time-out per un problema all’inguine. Viene trattato fuori campo. Prova a restare e lottare, ma dopo aver perso il servizio all’inizio del secondo set va a stringere la mano al suo avversario. Per la seconda volta, dopo S’Hertogenbosch, l’altoatesino si ferma ai quarti. Bublik, seppur in una partita non completata, ottiene la prima vittoria in carriera contro Sinner e la prima sull’erba contro un Top 10. Il kazako raggiunge così la seconda semifinale stagionale dopo il torneo di Marsiglia e avvicina la sua terza finale sull’erba dopo le due perse a Newport nel 2019 e 2022, rispettivamente contro John Isner e Maxime Cressy. Jannik si interroga sull’ennesimo acciacco, magari non grave quanto quelli che bloccano Matteo Berrettini, ma neppure infrequente. Da lunedì sarà comunque numero otto al mondo.

Non è andata meglio a Lorenzo Musetti, che ai quarti del Queen’s si arrende al danese Holger Rune.

Il carrarino, testa di serie numero 6, si è arreso in due set, con il punteggio di 6-4 7-5, dopo un’ora e 55 minuti di gioco, a un Rune solidissimo, che in semifinale se la vedrà con l’australiano Alex De Minaur, n.7 del tabellone, che ha eliminato il francese Adrian Mannarino per 6-4 4-6 6-4.

Specialmente nel secondo set, ’Muso’ sembrava poter spuntarla. Era andato anche avanti di un break. Ma poi è mancata un po’ di consistenza nei momenti chiave. Certo il danese, già salito al numero 6 Atp, è un cliente scomodissimo per chiunque. Lorenzo paga soprattutto una seconda non incisiva, che gli ha portato appena il 28% dei punti.

A Wimbledon, però, il 20enne può salire ancora di livello per quello che ha mostrato sin qui sull’erba. Matteo Berrettini resta in forse, ma la fiducia resta alta.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su