Sinner e Paolini, Wimbledon parla italiano. Jannik e Jasmine conquistano Londra
Battuti Kecmanovic e Andreescu, ora gli ottavi. Fognini viene fermato dalla pioggia: riprenderà sul 2-1 contro Bautista, chance Musetti
Una lezione di tennis sul Centrale di Wimbledon. Docente, ancora una volta dopo il derby azzurro vinto contro Matteo Berrettini, Jannik Sinner. Efficacissimo al servizio – 86% di punti vinti e undici ace – inappuntabili da fondo come nei blitz a rete, il numero uno al mondo ci mette poco più di un’ora e mezzo a regolare il serbo Miomir Kecmanovic, buon giocatore, certo, ma di fatto sparring partner nella esibizione andata in scena ieri. Finisce 6-1, 6-4, 6-2 per il nostro, che vola così agli ottavi dove troverà domani un mancino: il vincente di Shelton-Shapovalov, match appena iniziato ieri ma poi interrotto per pioggia nel più tipico dei pomeriggio londinesi.
La consistenza di Jannik fa paura, la velocità di palla è da fantascienza. E neppure Dustin Hoffman, ieri in tribuna, riesce a recitare una parte diversa da quella dello spettatore incantato. Sull’erba nobile dell’All England Club è sempre tutto possibile, ma non si vede chi abbia iniziato il torneo con un piglio così dominante: Jannik vuole arrivare in fondo, e l’etichetta quel numero 1 che gli si è appiccicata gli sta meglio di uno smoking. "C’è sempre da migliorare – dice Sinner a fine match – e da migliorare anche come persona". Sarebbe fantastico trasmettere il suo spirito al sistema calcio del nostro Paese, così zoppicante.
Interrotto per pioggia ieri il match di terzo turno di Fabio Fognini. Il ligure è avanti 2 set a 1 (6-7, 6-3, 7-5, 4-5) contro lo spagnolo Bautista Agut. E chi può andare agli ottavi è anche Lorenzo Musetti, opposto oggi al semisconosciuto argentino Comesana. Sì, oltre a Sinner, e al ritrovato Berrettini, c’è anche tanto altro. Avanti con molta fatica Carlos Alcaraz, che ha battuto l’americano Tiafoe 5-7, 6-2, 4-6, 7-6, 6-2. Un’altra notizia che non può che innalzare le chances di Jannik nel torneo, quella del campione uscente che sta faticando.
Nel torneo femminile, avanza una Jasmine Paolini da applausi. Contro la canadese Bianca Andreescu (vincitrice degli US Open nel 2019) l’italiana impiega un’ora e mezza per imporsi in due set (76(4) 61) e diventa così la prima azzurra di sempre nell’era Open a raggiungere almeno gli ottavi nei primi tre Slam della stagione. Domani si giocherà un posto nei quarti con la statunitense Madison Keys, n.13 del ranking, vincitrice sull’ucraina Marta Kostyuk (64 63).
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