Sinner e Paolini: due semifinali nel mirino

A Wimbledon prima volta nella storia con due azzurri ai quarti, e oggi ci prova anche Musetti. Jannik alla super-sfida con Medvedev

di GABRIELE TASSI -
8 luglio 2024
Sinner e Paolini: due semifinali nel mirino

Sinner e Paolini: due semifinali nel mirino

"Il colpo sotto alle gambe? Solo fortuna". A ogni match point della nuova era tennistica azzurra si riscrive un pezzo di storia. Succede che Sinner fa il mago armato di colpi-spettacolo, con umiltà resiste e ribatte le saette scagliate dall’Olimpo dell’americano Shelton, mentre Jasmine Paolini continua la sua corsa vincente. Due italiani ai quarti di Wimbledon, ancora una volta come si è detto più volte quest’anno: "Mai prima d’ora". E oggi tutti aspettano in tris, con Musetti impegnato non prima delle 12 contro il francese Mpetshi Perricard (partita in diretta Sky). Il nuovo amore scoppiato fra il toscano e l’erba incornicia la 42esima vittoria nella stagione da sogno di Jannik.

L’altoatesino disinnesca la mina vagante Ben Shelton in tre set (6-2, 6-4, 7-6). Un bombardiere americano, armato di colpi-killer, resi ancora più insidiosi dall’irresistibile casualità dell’erba. Il ragazzo Slam, più quadrato che mai, mette subito in riga il talentino della racchetta con due break strategici piazzati proprio dove serve. A fare la differenza contro le prime palle dell’americano che fanno tremare il Court 1 costantemente sopra i duecento all’ora è la solidità in risposta di Jannik. L’azzurro non sbaglia praticamente nulla per due parziali. Ma è a fine secondo set che il gioco ’pazzo’ dell’americano comincia a dare i suoi effetti.

Sinner ha appena firmato un 6-4 a suo favore. Ma Shelton entra in stato di grazia, con servizi e dritti che fanno sobbalzare il pubblico educato sulle prime file del campo 1. Inizia qui la partita che l’altoatesino a fine match definirà "difficile", un po’ perché in un attimo si ritroverà sotto 3-0, un po’ perché l’americano da lì in avanti non molla più il colpo. Jannik risale dagli abissi ritrovando solidità in risposta e con qualche sortita a rete. Sul 5-5 poi si concede pure il lusso di un tweener (colpo sotto alle gambe) che gli regala un punto spettacolo. Sulla sua bocca e nel suo angolo si rivedono i sorrisi: "Quando la partita è bella tutti si divertono, anche noi lo facciamo".

Nota a margine di una squadra perfetta costruita attorno a un campione. A tranquillità ritrovata Sinner non vacilla nemmeno quando il suo avversario si gioca ben tre palle per il set al tie-break e si guadagna un posto ai quarti di finale. "Sono contento di aver vinto in tre set, queste partite possono diventare lunghe".

Nel suo quarto di finale Slam numero 8 affronterà un altro cliente scomodo, Daniil Medvedev (domani non prima delle 12, diretta Sky), che ieri ha passato il turno praticamente senza giocare. Dimitrov, dopo un inizio esplosivo ha accusato un dolore all’inguine, ed è stato costretto a fermarsi. Ben 11 i precedenti fra i due giocatori, gli ultimi cinque però, giocati tutti fra 2023 e 2024 sorridono tutti a Jannik, compresa la finale degli Australian Open.

Caparbia e fortunata invece Jasmine. Dopo la finale (persa al Roland Garros) dimostra di trovarsi perfettamente a suo agio quando si presenta agli appuntamenti Slam. La vittoria contro Madison Keys arriva per il ritiro dell’americana, che si arrende sul 5 pari nel terzo set dopo una rimonta incredibile della toscana che ha dimostrato di amare i palcoscenici importanti. "E’ stato come stare sulle montagne russe: io ero molto concentrata ma lei è una grande campionessa che ha giocato un gran tennis – spiega Jasmine –. Era difficile rimandare dall’altra parte della rete la palla perché arrivava davvero rapida e pesante. Mi sono detta ‘stai lì perché nel tennis non si sa mai’: e alla fine in qualche modo - lei si è ritirata - sono qui ed ho vinto".

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