Sinner inarrestabile, nona sinfonia. Cancellato il tabù Medvedev. I bookie lo vedono al numero uno
La nostra stella, salita al quarto posto del ranking, vince l’Atp 500 di Pechino con una prova da applausi. Smontato il gioco del russo con soluzioni di potenza e tanto serve and volley: una crescita senza limiti.
Risultato bugiardo. La definizione è un po’ agée ma rende l’idea quando si deve sottolinera un epilogo che non fa rima con quel che si è visto in campo. E’ ciò che ancora adesso ci viene in mente assaporando il trionfo cinese di Jannik Sinner contro Medvedev e cioè che quel 76, 76 con il quale il predestinato dai capelli rossi ha battuto Daniil il Frecciarussa non è affatto lo specchio del match. Sì perchè Jannik ha tenuto in pugno la scena sul piano tattico molto più di quel che non dica quel doppio epilogo al ’tie’.
Già, il colore rosso. Quel rosso che fino a poco tempo fa indicava un limite chiaro di Jannik Sinner contro i big del tennis mondiale. Ha lavorato duro su questo tasto, abbandonando Riccardo Piatti, storico padre tennistico, per abbracciare Simone Vagnozzi e Darren Cahill e fare un salto di qualità necessario per non restare tra color che son sospesit ra talento e ambizione.
Nella coda del match, la sintesi perfetta di un’impresa pazzesca che lo ha portato a sbarazzarsi del n°2 e n° 3 - Alcaraz e Medvedev - del mondo nel breve volgere di poche ore saltando pure al 4° posto del ranking. Prima un passante incrociato pazzesco sulla discesa a rete del russo per procurarsi quatto match point. Poi, sul servizio di Daniil con il quale mai aveva vinto in sei precedenti, una risposta atomica che ha bruciato il rivale lasciandolo lì, con lo sguardo nel vuoto. Sinner ha condotto il match ben oltre il doppio 76 con il quale si aggiudica il nono titolo in carriera – tra i quali due ‘500’ – ha giocato al gatto e il topo con Medvedev, costringendolo a forzare la seconda per evitare quella risposta vincente con la quale Sinner ha chiuso il match. E lo ha fatto a tal punto che quel fuoriclasse del russo è riuscito a tirare fuori ben 31 prime consecutive. Un segno di grande classe, ma anche di debolezza e cioè, il pensiero di Daniil: se non metto la prima questo mi fa a fette.
E poi c’è il serve and volley che Sinner ha usato tanto e bene durante il match, Pensate: nel primo set Sinner è andato a rete 16 volte raccogliendo 12 punti e alla fine le discese d’attacco saranno 29. Jannik ha comandato costantemente da fondo giocando dentro il campo con una media di 70 centimetri oltre la riga. Altri sintomi di superiorità sono arrivati con i quattro game di servizio vinti a zero nel secondo set. Nel frattempo si scatenano i bookmaker: Sinner numero uno al mondo per Goldbet e Better si gioca a 15 volte la posta.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su