Sinner, Parigi è un rebus: "Vado solo se sono al top"
Dopo il forfait a Roma Jannik parla dell’infortunio all’anca: "Non dico cos’è, se non lo curo potrei rischiare 3 anni di carriera". Musetti ko in finale a Cagliari.
Nessun rimpianto: "Potessi tornare indietro non cambierei nulla di quello che ho fatto". Sinner, la maturità del campione e quell’infortunio che lo ha costretto al ritiro prima da Madrid e poi da Roma, il torneo a cui teneva "di più in assoluto".
Il 22enne Slam ieri ha parlato del dolore all’anca, ma resta il giallo: "Non vi dirò di cosa si tratta, ma se non la curo bene potrei rinunciare a tre anni di carriera".
Parole forti per giustificare al meglio la sua assenza dal master 1000 del Foro italico, dove era l’ospite più atteso. Una scelta da "accettare anche se fa male, non solo a me ma credo a tanti tifosi. Ma sono cose che possono succedere, faccio 23 anni quest’anno e speriamo di giocare 10 anni qua...anche 15 perché no".
A questo punto la domanda è lecita: parteciperà o meno al Roland Garros? La preparazione sarà chiaramente impostata tutta verso lo Slam parigino: "Starò un periodo senza giocare, e dalla settimana prossima avremo più risposte". Ma il lavoro, per un campione maniaco della perfezione "non sarà ottimale – spiega –, i tempi sono abbastanza stretti, ma faremo il massimo per competere. Certo arrivare a Parigi senza partite a Roma non è semplice". Quanto all’infortunio: "Io e il mio team pensavamo fosse poco grave, invece, dopo la risonanza abbiamo scoperto che c’è qualcosa che non va. Tornerò in campo se avrò recuperato al 100%. Io non ho fretta, curare il corpo è molto più importante di tutto il resto". Sì perché Jannik dice sempre che ama giocare e in campo ci starebbe sempre: "Ma gli altri non erano d’accordo", dice, parlando del suo team che lavora come una vera e propria squadra.
Il calendario fitto di impegni e tre tornei importanti sulla terra tutti di fila, poi, prima a Montecarlo poi a Madrid qualcosa si è incrinato: "Ci sono infortuni che si possono prevenire e altri no, da questa situazione posso imparare e progredire, vedremo l’anno prossimo se fare Montecarlo. Alla mia età non si può essere perfetti, Adesso il mio obiettivo è andare a Torino alle Finals Atp".
Intanto ieri, dopo una settimana positiva, Lorenzo Musetti si è arreso in finale (7-5, 6-1) al Challenger di Cagliari all’argentino Mariano Navone.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su